martedì 19 marzo 2013

Upper class



Oggi pubblico una mia poesia tratta da Una complessa semplicità (UNI Service editrice, 2010).
Buona lettura!


Essere razzista, bigotto e intollerante.

Sapendo di non essere proprio un esempio,
ma poi cosa vuol dire essere un esempio?
Non dipende forse dai punti di vista? Bah!

Con a casa tanti panni sporchi da lavare ma l’acqua manca.
Se ti capita di ascoltare “Quelli che ben pensano” di Frankie HI-NRG MC
cambi canale e sei il primo ad essere irraggiungibile.
Provi a piazzare le tue figliole nell’upper class.
Per poter un giorno dire
“Tutte quelle fatiche sono state ripagate”.
E il giorno del matrimonio abbraccerai
tuo genero, quello sì dell’upper class.
Già cornuto da un pezzo ma mistificato per via
delle garanzie economiche che darà ai tuoi nipotini.
Per non parlare dei vicini, tutti di una brutta razza!
E navighi in facebook solo per vedere dei brutti ceffi
da criticare che magari sono felici delle loro vite
e hanno pure successo nel loro lavoro.
Mentre tu navighi a vista perché
hai un padrone 8 ore al giorno,
se ti va bene,
sennò sono 10 o 12,
a cui devi leccare il culo.
Loro, i brutti ceffi,
sono quello che vogliono
e dicono “SI’”
solo a se stessi.

E quando finalmente il seggio si aprirà anche per te
potrai finalmente sentirti Italiano e proteggere la tua
Patria da zingari, ladri, prostitute, comunisti
con il pensiero a tuo genero (sempre più cornuto)
che ha i NAS alle calcagna.




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