giovedì 29 dicembre 2011

Auguri 2012

Quello che mi aspetto per l'anno nuovo non è un mondo migliore, un mondo meglio di questo non è possibile. Non voglio sogni, non voglio promesse.  Desidererei soltanto un po' più di trasparenza e verità. Vorrei sapere, da chi di dovere, il perché siamo in questa situazione di merda. Perché, anche se passano gli anni e aumentano le conoscenze, continuano le ingiustizie. Vorrei i PERCHE' sulle mille stragi di Stato. Vorrei i PERCHE' delle elite al potere. Vorrei i PERCHE' sul mettere in secondo piano le persone, a vantaggio dell'economia. Vorrei i PERCHE' delle guerre inutili. Vorrei i PERCHE' sulle persone idiote e ignobili che continuano a sedere sulle sedie che contano. Vorrei i PERCHE' sulla morte del senso dell'intelligenza. Vorrei i PERCHE' sul mondo che segue gli interessi di pochissimi a svantaggio dei tanti. Vorrei i PERCHE' sulle masse che continuano a respirare e non a vivere con coscienza e senso critico. Spero che mio figlio/a cresca come suo padre, almeno da questo punto di vista. Vorrei sapere perché abbiamo tutti la sensazione che si stia arrivando all'ultimo giro di questa cazzo di giostra chiamata mondo. Non sono domande superficiali e puerili le mie, perché le motivazioni che ci danno sulle decisioni "per il nostro bene" sono sempre le stesse. Anzi, le stesse ma rafforzate, ogni giorno di più, da un senso di ingiustizia sempre maggiore. Vorrei elencare altri mille perché ma non c'è più tempo. 
L'anno nuovo ormai sta per arrivare e il mio animo guevarista mi porterà a lottare ancora. La fatica di non pensare a volte si paga.

giovedì 22 dicembre 2011

La banalità del bene

Visto che ne ho parlato anche ieri sera al reading a Favaro Veneto, direi che leggere l'articolo "La banalità del bene" di Gino Strada (www.ilmale.net), potrebbe essere utile. Anzi, molto utile, visto che siamo a Natale e dobbiamo essere tutti più buoni. Forse è per questo che non stiamo bombardando la Siria, mentre la Libia non ha avuto lo stesso trattamento. Ci manca coerenza perfino in guerra...

Che cosa fareste con 50mila euro?

La Nato sa bene come spenderli: è il costo di una sola bomba GBU-31, una delle decine di bombe che ogni notte vengono sganciate in Afghanistan.
Anche Emergency sa bene come spenderli: negli scorsi mesi, con quei soldi, abbiamo costruito e equipaggiato due posti di primo soccorso nel sud dell’Afghanistan, che lavorano a pieno ritmo per curare le vittime di attentati, combattimenti e bombe GBU 31.
E sapete quanto abbiamo speso, in quel Paese, negli ultimi dieci anni? Quello che l’Italia spende in 60 ore diguerra. Una guerra schifosa, una guerra che non abbiamo nemmeno il coraggio di chiamare con il suo nome. Una guerra che i cittadini sono stati costretti a finanziare: ci hanno sfilato i soldi dalle tasche, usando le nostre tasse per tenere l’Italia in guerra, alla faccia dell’articolo 11 della nostra Costituzione. Una guerra che, ci hanno detto, avrebbe portato pace, democrazia, diritti. Balle. Come è meglio spendere 50mila euro, per distruggere o per curare?
Noi non abbiamo dubbi. Dal 1999 lavoriamo in Afghanistan, dove abbiamo curato più di due milioni di persone.
Nei nostri Centri chirurgici per vittime di guerra, i feriti continuano ad aumentare ogni anno. Zone sempre piú ampie del Paese sfuggono a ogni controllo del governo centrale. In dieci anni, secondo le Nazioni Unite, è diminuita l’aspettativa di vita dei cittadini afghani, mentre il resto è aumentato: i feriti, i mutilati, l’analfabetismo, la mortalità materna, quella infantile.
Dove sono i diritti? Dov’è la pace? Dov’è la democrazia?
E che cosa sarebbe successo, invece, se i soldi che ci hanno rubato per fare la guerra fossero stati investiti in ospedali, scuole, strade, posti di lavoro? Forse avrebbero portato, questa volta per davvero, la pace, la democrazia, i diritti.
Ma la guerra, e lo sperpero dei nostri soldi, non è solo un problema “di là”, oltre l’oceano. È anche qui. Voi come spendereste 14 miliardi di euro?
L’Italia lo sa bene: con i soldi delle nostre tasse, compra 131 cacciabombardieri. Chissà come si intende far fruttare l’investimento. Chissà chi abbiamo intenzione di bombardare.
Anche Emergency saprebbe come spendere quella immensa massa di soldi: ospedali pubblici puliti e efficienti. Scuole pubbliche di qualità. Pensioni dignitose. Posti di lavoro per i precari. Banale, eh?
Molto banale, lo ammetto.Ma sono sicuro che i cittadini italiani, tra un cacciabombardiere e un ospedale, tra un missile subacqueo e un insegnante di sostegno, tra un mortaio e un asilo nido, sceglierebbero la banalità.

giovedì 15 dicembre 2011

Una complessa semplicità, con Alessia Bressanin e Massimo Danieli

Il prossimo appuntamento con le presentazioni del mio libro, "Una complessa semplicità" - ed. Uni Service €11, è per il giorno 21 dicembre al Circolo Culturale Fonderia di Favaro Veneto, via Altinia 9. Tutte le info le trovate nel profilo Facebook del circolo.
Il 14 gennaio, saremo alla Libreria Pangea di Padova, via S. Martino e Solferino 106. Le info saranno disponibili direttamente nel sito della libreria: www.libreriapangea.com.

Vi ricordo anche dove trovare il libro: alla libreria Edicolé di Padova, via San Francesco 19 e alla libreria Al Capitello di Venezia, Cannaregio 3762. Ovviamente è reperibile anche via internet, alcuni siti: www.unilibro.it
e www.uni-service.it.
Nel caso non sappiate cosa regalare per Natale, secondo me fareste un figurone regalando, oltre al mio libro, pure un cd di Massimo Danieli (facebook.com/macydanieli) e un quadro di Alessia Bressanin (www.alessiabressanin.com) ... Si diventa più belli e buoni e si riduce lo spread tra l'ignoranza villica leghista e l'intelligenza (media) umana. Fidatevi!

lunedì 12 dicembre 2011

La poesia di una foto

Oggi non scriverò nulla. Vi invito semplicemente a vedere il blog di una amica, Anna Molin:  annamolinimmagine.blogspot.com. Le foto che fa sono bellissime. Domenica ha postato anche una mia poesia. Cercate il post "Scrittura", una volta trovato, guardate la foto dei tre tavoli. Degna rappresentazione della società attuale. Il mondo nel 2011 ha la stessa umanità di quella foto. I veri umani non sono quelli che lo fanno, il mondo, i veri umani sono quelli che lo guardano da fuori. Scrittori, poeti, fotografi e sognatori.

sabato 10 dicembre 2011

Pensieri dopo le domande di Dario

Vivere con me, caro Dario, non è facile ma di sicuro molto originale. Le riflessioni durante quest'ultima serata potrebbero essere riassunte in questa canzone di Simon and Garfunkel, The Boxer

Io sono solo un povero ragazzo
sebbene abbia raccontato raramente la mia storia
ho buttato al vento la mia resistenza
per una tasca piena di chiacchiere come le promesse
solo bugie e bidoni
perché un uomo ascolta solo quello che vuole sentire
e trascura il rimanente
Quando ho lasciato la mia casa e la mia famiglia
ero poco più di un ragazzo
in compagnia di sconosciuti
timoroso nella quiete di una stazione ferroviaria
tenendomi basso, cercando i quartieri più poveri
dove va la gente disagiata
cercando i luoghi che solo loro possono conoscere
Lie la lie
Chiedendo solo la paga di un lavoratore
io arrivai cercando una occupazione
ma non ebbi alcuna offerta
soltanto un "vieni-qui-dai" dalle puttane sulla Settima Av.
Lo affermo, ci sono momenti nei quali ero così solo
Che cercai conforto là
Lie la lie
Ora io sto togliendomi i miei vestiti pesanti
Vorrei essere andato via
essere a casa
dove gli inverni di N.Y. City non mi fanno sanguinare
Mi portano a casa
Nello spiazzo c’è un pugile
e un lottatore con il suo commercio
e lui ha con sé un ricordo
per ciascun guantone che l’ha buttato al tappeto
o ferito fino a farlo gridare
con la sua rabbia e la sua vergogna
"Abbandono, abbandono!"
ma il lottatore rimane ancora la’
Lie la lie



domenica 4 dicembre 2011

Settimana della pesantezza umana

Nell'era dei processi economici e dell'equità, termine troppo spesso usato da chi ha il coltello dalla parte del manico, se vengono meno anche i rapporti umani, posso affermare che non sopporto più nessuno. Ora farò semplicemente il mio dovere. Tutti "gli altri" rientrano nel mio processo economico e per questo verranno sfruttati, con una certa equità.

sabato 26 novembre 2011

I grandi cambiamenti iniziano dalle piccole cose

L'altro ieri sono entrato alla Feltrinelli a Padova, ho visto la loro classifica di vendita, su base settimanale, immagino. Al secondo posto, Fabio Volo; al quarto, la biografia di Ibrahimovic. Ero lì, per Svevo ed Hemingway. I grandi cambiamenti iniziano dai piccoli gesti quotidiani, aspetto... 
Intanto, dedico al mondo The great song of indifferent.


martedì 15 novembre 2011

"Una complessa semplicità", prossimi appuntamenti

Domenica 20 novembre, sarò ospite dell'amico Luca della Antica Osteria Romana di Santa Giustina in Colle -Pd- (www.anticaosteriaromana.net), all'interno della manifestazione A pranzo con l'autore e assieme all'amico cantautore Massimo Danieli. Viste le novità politico-economiche che ci accompagnano in questi mesi, parlerò della somiglianza del nostro paese ad un 30enne, o 40enne, di oggi. Trovo molte similitudini. 
Sabato 10 dicembre, sarò ospite della libreria Al Capitello di Venezia. Mi farà compagnia l'amico e collega Dario Seccarello. Non so ancora di cosa parlerò in quella data, sicuramente non di caprioli...
Sempre nel mese di dicembre, mi vedrete, lo spero, in zona Albignasego -Pd-. News a breve.
Inutile dire che senza l'aiuto di tutti quelli che mi accompagnano in questa avventura, non riuscirei a fare tutte le presentazioni, ormai da un anno a questa parte. Ho paura, però, di diventare noioso e patetico, facendo ogni volta nomi e cognomi e chiedendo che venga fatto loro un applauso. Quindi, per questa volta, l'applauso ve lo faccio io nel mio cuore. Sono la mamma ideale, no?!!

venerdì 11 novembre 2011

Tasseranno le escort?

Eh sì, sarebbe veramente un cambiamento rispetto al passato Governo. Chissà, cosa cambierà veramente? E non parlo soltanto del futuro Governo Monti, sempre che riesca a formarlo, ma anche negli anni futuri. Sta seriamente cambiando l'Italia? Capiamoci, cambiare l'Italia vuol dire cambiare la coscienza degli italiani. Ho la netta sensazione che, dopo i primi segnali di cambiamento, il nostro bel paese tornerà ad essere il paese dei compromessi e del menefraghismo. Lasciando la libertà, questo tipo di libertà sì che ha radici profonde, del "lasciatemi fare quello che mi pare". Alla faccia dell'essere una vera Nazione. Boh! Qualcosa succederà. Intanto, la mia idea sul perché essere superficiali non giova mai, non cambia. Questa è una mia poesia, uscirà nel prossimo libro:

SUL PERCHE' CI VA BENE QUESTA CLASSE POLITICA
La pigrizia mentale rende le verità apparenti
verità assolute.

sabato 5 novembre 2011

Sfangando 2.0

Ebbene sì, ci sono sempre un sacco di argomenti per sparlare dei nostri politici. Ieri ero in auto e ascoltavo distrattamente radio24, sentivo della cifra, 880 €, "necessaria" per i soli pasti settimanali per ogni consigliere regionale della Sicilia o i 600mila € per le sole spese di rappresentanza del Presidente della Regione Calabria. Ripeto, ero distratto e quindi spero d'aver capito male. Poche settimane fa, leggevo sulla pagina Facebook de Il popolo viola, della cifra per fare un pranzo completo al Senato, con tanto di tagliata, circa 11€. Sì, questi nostri bei politici sono sempre facili da attaccare.
Ma oggi non voglio dilungarmi molto sul problema dei politici italiani, perché il mio amico Andrea mi ha ricordato di un libro che ho letto un po' di tempo fa, La fine del mondo storto (M. Corona - Monadori). Il libro parla della fine del mondo storto, così lo definisce Corona, e l'inizio di un nuovo mondo. Dove in realtà di nuovo non c'è nulla o quasi, quello che sembra nuovo è semplicemente riscoperto. Dai lavori dimenticati, ai rapporti umani che neanche si pensava più potessero esistere, alla necessità di rispettare i tempi della natura e il trascorrere del tempo. Così, il tavolo da 10mila € ora serve solo per fare legna per scaldarsi e non più per mostrarlo alle amiche invidiose della propria moglie. I vicini di casa, non sono semplici nemici da osteggiare e da denunciare, ma persone con le quali vivere e aiutarsi nel momento del bisogno. Un libro scritto in maniera semplice ma il messaggio che ci vuole mandare Corona non è forse altrettanto semplice? Sì, ne sono convinto. Riprendiamo a rispettare un po' di più il mondo, non solo la natura, ma anche le nostre ambizioni che troppo spesso ci portano a perdere le sembianze di essere viventi evoluti, così abbiamo l'arroganza di definirci, e diventare dei semplici mostri. E' per questo che oggi non voglio perdere troppo tempo con i nostri politici, oggi voglio tornare a parlare di noi: esseri umani che vogliono fare veramente qualcosa di utile. E ce ne sono di cose. Un esempio, giovedì 10 novembre a Piove di Sacco (Pd), si svolgerà Sfangando 2.0: concerti, dibattiti, interventi ma non solo, per ricordare l'alluvione in Veneto del 2010 e per raccogliere fondi per le popolazioni di Liguria e Toscana che stanno vivendo in questi giorni lo stesso dramma. Perché, dico io, se stiamo qui a rispettare i minuti di silenzio e le scuse di chi ci governa, faremo solo un gioco sporco e fin troppo ipocrita. Per essere vivi, veramente, dobbiamo pretendere di fare qualcosa di buono. Perché far presente ai governanti che stanno sbagliando a cementificare la cara nostra Italia e non è la loro unica colpa di questa situazione, nel nome del progresso, è importante e doveroso, per noi cittadini!, come onorare il 150° dell'unità o il 25 aprile. Dobbiamo sempre ricordarci da dove veniamo e sapere dove ci vogliono portare. Resistenza!
C'è una credenza indù che dice: il Gange prima di scorrere in terra, scorre in cielo. Sarebbe bello pensare che i fiumi di paroloni con cui ci inondano i nostri politici, scorressero prima in cielo e fossero depurati di falsità e idiozie, nel nome del sistema economico, prima di essere messi in pratica in terra. Non è, e non sarà mai così. Vorrebbero la morte della coscienza di noi cittadini. Non è, e non sarà mai così.

domenica 30 ottobre 2011

L'assurdità non è cagarsi in braghe, l'assurdità è riderne!

L'assurdità è la realtà di certe situazioni. Tipo, l'Italia sempre soggetta a frane, alluvioni e altre disgrazie dovute alla casualità o, nel migliore dei casi, alle troppo piogge. L'assurdità, sono i mille regolamenti del mio mondo, la pallacanestro, ognuno creato da centri potere, con unico obiettivo regnare in piccoli orticelli. L'assurdità, sono i sogni che continuo a fare da un mese a questa parte. L'assurdità, è la necessità di soldi di cui tutti abbiamo bisogno. Soldi che tutti odiamo, ma passiamo la maggior parte della nostra giornata a procurarceli. L'assurdità, è passare una bellissima serata con amici e parlare di merda. Si può ridere parlando di chi si caga addosso, molto più difficile ridere di chi tutti i giorni continua a mettercela in culo.

mercoledì 26 ottobre 2011

Bad as me

Ero in una camera d'albergo in Egitto quando ho appreso della morte di Gheddafi. A proposito, mentre Rai1 era ancora alle prese con informazioni frammentarie e qualche foto, Al Jazeera mandava già filmati e notizie approfondite. Pensavo, perché i media parlano soprattutto delle primavere arabe di Libia ed Egitto e poco di altre? Alcuni esempi, in Yemen le proteste non sono finite; in Tunisia, si è già votato e in maniera democratica. Vuoi vedere che ci sono rivoluzioni più mediatiche, grazie anche ai personaggi Gheddafi e Mubarak, e altre meno? E poi, perché parlare di più di due rivoluzioni che poi in realtà non hanno portato ad un vero cambiamento? In Libia ci sarà sicuramente una deriva integralista e in Egitto, tolta la famiglia Mubarak, gli altri sono più o meno tutti al loro posto. E i motivi del perché si parla tanto di Libia ed Egitto non sono certo finiti... Così, una  volta a casa, mi metto a cercare sul sito del  Fatto Quotidiano, convinto che una testata così non possa non parlare delle famose "scomode verità" delle rivoluzioni. E invece trovo belle notizie, tipo il Governo che vuole fare 12 condoni (parassiti gli evasori...), trovo Scilipoti che dice: "Che cos’è la Responsabilità, con l’iniziale maiuscola? E’ uno spermatozoo che genererà un mondo nuovo e diverso. Il nostro movimento è stato fecondato dal popolo”. Mi trovo uno dei tanti dossier su un parlamentare del PDL, stavolta è toccato alla Polidori. Trovo mille altre notizie ma nulla che mi interessi veramente. Così, scorrendo velocemente e per l'ultima volta il sito trovo che è uscito l'ultimo album di Tom Waits, questo inizia ad interessarmi! Ascolto la traccia Bad as me e metto da parte le scomode verità sulle rivoluzioni. Devo pensare a me stesso, lo hanno semmpre fatto i tiranni. Io, però, dovrò ricordarmi prima o poi di passare la mano...

domenica 16 ottobre 2011

Sono una persona mostruosamente intelligente

In giornate come questa avrei tante cose da dire. Nulla di nuovo, nulla di carino. Ce l'ho col mondo, a ragion veduta! La prendo allora con un sorriso, e commento il mio essere coglione, qualifica che mi merito in quanto credo ancora che l'intelligenza umana possa essere almeno uno stato transitorio per tutti, con alcuni pensieri di J. B. Cabell, tratti dal suo libro "Jurgen". Parole che hanno ispirato anche J. Fante per creare un suo famoso racconto.
E pensare... che il mondo in cui vivo è regolato da creature che non hanno nemmeno un decimo della mia intelligenza. Spesso l'ho sospettato, e davvero non è una bella cosa. Vediamo se l'essere una persona così mostruosamente intelligente mi permetterà di combinare qualcosa di buono.

lunedì 10 ottobre 2011

Io sto con Emergency!

Sabato sera durante un nostro reading ho parlato di Steve Jobs e della sua conferenza ai ragazzi di una università statunitense, non ricordo il nome, tanto per cambiare. Sono partito dalla riflessione di Jobs, che consigliava ai ragazzi di perseguiore i propri obiettivi, per la propria strada e non seguire la massa, per ricordare che non dobbiamo cadere nelle false idee e nei falsi obiettivi che gli Stati ci fanno credere come nostri. Concludo qui, non ho tanto di più da dire, riporto semplicemente l'ultima mail arrivatami da Emergency. Penso che dica tutto a proposito di certe guerre, quello che non c'è scritto è che io sto con Emergency!
Cari amici di Emergency,
ricorre in questi giorni il decimo anniversario dell’ennesima aggressione militare in Afganistan. Quella cui orgogliosamente partecipa anche il nostro paese.
La casta politica italiana dal 2002 a oggi ha sempre approvato in modo bipartisan le spese per la guerra in Afganistan - camuffata da “missione di pace”. Per tenervi una media di 3.000 soldati, ha speso fino a ora quasi 4 miliardi di euro.
Il danaro delle nostre tasse per la guerra, contro la nostra Costituzione, contro le nostre coscienze.
In dieci anni Emergency ha speso in Afganistan 55 milioni di euro. Con poco più dell’1 per cento di quello che i governi italiani hanno speso per la guerra, Emergency ha realizzato 3 Centri chirurgici, un Centro di maternità, una rete di 29 Posti di primo soccorso e Centri sanitari, curando oltre 3 milioni di persone di tutti i gruppi sociali, di tutte le parti politiche, di tutti i credo religiosi.
Il lavoro di Emergency, non i blindati, è il pezzo di Italia che gli afgani apprezzano. Le vittime non capiranno mai le motivazioni di chi porta lutti e miseria, le ragioni di chi semina terrore per combattere il terrorismo, di chi pratica la guerra per fare finire la guerra.
Che cosa avrebbe potuto fare l’Italia per gli sfortunati cittadini afgani, che sopravvivono in mezzo alla guerra da ormai trentacinque anni?
Come si traducono 4 miliardi di euro? In migliaia – non centinaia – di ospedali, cliniche, scuole.
Peccato che i soldi ci siano sempre per la guerra, mai per costruire la pace e i diritti.
Persino i soldi che i cittadini hanno deciso di destinare agli aiuti umanitari attraverso il 5 per mille non sono ancora stati erogati. I soldi sono lì, nelle loro banche, i cittadini li hanno versati nel 2009, ma il governo preferisce tenerseli il più a lungo possibile.
Questo sta creando a Emergency grandi difficoltà economiche, perché i nostri ospedali e le nostre cliniche non possono aspettare i tempi della politica, hanno bisogni urgenti, immediati, concreti.
Per questo vi rivolgiamo un appello a sostenere economicamente Emergency ora più che mai. Per poter continuare a lavorare, a curare persone, a portare umanità nella barbarie della guerra.


mercoledì 5 ottobre 2011

Il Ddl intercettazioni è inaccettabile

Sì, semplicemente inaccettabile. Decine di secoli di lotta, comunque vera, sia con morti che senza, per un cazzo di diritto di parola e pensiero, buttati via da quattro piduisti mafiosi e omertosi. Avete letto bene, senza virgole, PERCHE' SA DA CAPI'!!!!
Non è una questione di politica, né di partiti. E una questione di democrazia, di accettazione degli altri, di progresso, quello vero, che riguarda le persone e non l'economia del FMI. Voglio poter dire la mia, e mando a fanculo tutti, anche chi ai miei reading mi chiede che non vengano lette le poesie che parlano di politica, teste di cazzo, le mie poesie parlano di tutto. Come i politici, che la mettono in culo sia a chi si interessa di politica,  sia a chi non si interessa.
Questa mia poesia, forse pubblicata o ferse no, non ricordo, sostituisce tante bestemmie e improperi nei confronti del Ddl intercettazioni:

Paradiso per illusi:
al silenzio parlano
le nostre bocche

Il silenzio parla
sotto il bavaglio
a noi che siamo
affamati di dolore,
mai sazi di sofferenze:
perversione cosmica dei nostri sentimenti.


domenica 25 settembre 2011

Siete una grandissima cagata!

Alcune riflessioni di una domenica sera, sono stanco però non mollo. Concittadini, ma vi rendete conto? Scilipoti (sì, il responsabile) vuole fare un'alleanza con i neofascisti dell'MSI-Destra nazionale, quelli di Gaetano Saya. Ma non capisco perché li chiamano neofascisti, questi sono fascisti da una vita. Vecchi destrorsi ignoranti.
A sinistra è nato un altro partito, il Partito del Lavoro, così adesso oltre a SEL, ci sono Rifondazione Comunista, il Partito dei Comunisti Italiani, Sinistra Critica, il Partito Comunista dei Lavoratori e i Comunisti-Sinistra popolare.
Direi che sia a destra che a sinistra si sta pensando al futuro e non alle sedie... A proposito, non mi piace neanche l'idea di ripristinare il vecchio sistema elettorale. Certo, meglio dell'attuale ma comunque bruttino. Riflessione sulle elezioni, sicuri che sia il caso di andare a votare? Vorrebbe dire restare per circa 60 giorni senza Governo, e quindi in balia dei mercati finanziari. Bah!
La ministra Gelmini non sa un cazzo, e pensa che ci sia un tunnel tra il CERN e il Gran Sasso. L'ha scelta Silvio. 
Taglieranno ancora i contributi al CONI, quindi allo sport, la cultura ha tagli in continuazione, ma non lo sanno che i paesi che investono in cultura e sport hanno un aumento del PIL?
Alcune piccole riflessioni, un po' superficiali. Lo sono anche i nostri politici e non vuole essere una giustificazione. Semplicemente, ora il mio letto e una grandissima cagata sono più importanti della destra e della sinistra. 

giovedì 22 settembre 2011

Allegro ma non troppo

Come preannunciato ieri sera al reading (a proposito, grazie Debora per l'ospitalità!), vi parlerò di questo bel libro, "Allegro ma non troppo" di C.M. Cipolla - editrice il Mulino € 8.80.
Ieri sera abbiamo anche parlato di nobiltà, non tanto in senso di privilegio e/o importanza delle proprie origini, ma nel senso più nobile, appunto, che detta certe scelte umane. Ho fatto l'esempio di alcuni comportamenti nobili, vedi la reazione newyorkese dopo l'11 settembre. Ho parlato anche di molti altri esempi meno nobili, come del fatto che fare le cose con superficialità e imprecisione si rischia di passare per persone poco intelligenti. Si rischia, magari lo si è veramente...
Quindi, è molto facile carpire la sottile ma anche stretta vicininza tra intelligenza e nobiltà nei comportamenti.
Per concludere il mio intervento, quello di ieri sera, visto che lo avevo promesso, vorrei ricordare la terza legge fondamentale della stupidità umana di Cipolla: una persona stupida è una persona che causa un danno ad un'altra persona o gruppo di persone senza nel contempo realizzare alcun vantaggio per sé o addirittura subendo una perdita.
Detto questo, pensiamo al fatto che i nostri governanti ci causano sicuramente dei danni (vedi il Vajont, altro argomento trattato durante il reading) ma, altresì, hanno anche dei vantaggi. Quindi, secondo Cipolla, non sono poi così stupidi. E anche secondo me, ridono delle nostre critiche e ingiurie e poi fanno i loro comodi. E noi continueremo a lottare!


lunedì 12 settembre 2011

La bellezza è un modo di destare allarme o inquietudine

La frase non è mia, è di Borges. La prendo in prestito perché la trovo una bellissima definizione per parlare della bellezza. Io non la intendo come la capacità di percepire, di sentire, di provare, piacevoli sensazioni ma come la capacità di destare, di creare e smuovere, allarme e inquietudine. Chiamatele come volete, se allarme e inquietudine non vanno bene, dite smuovere le coscienze, far riflettere, dite come volete, basta che ci si capisca.
La bellezza secondo me è vedere uno spettacolo di Paolini, ieri sera ho visto "Par vardar", dolce ma profondo affresco sulla poesia veneta. In realtà, come sempre Paolini fa, la poesia è stata una scusa per parlare della nostra terra, il Veneto. Mi piacciono le inquietudini che mi ha trasmesso Marco, mi piacciono le inquietudini che ho in questo periodo, mi danno la carica per andare avanti. Come esseri umani dobbiamo essere insicuri e inquieti, per avere i sentimenti giusti per prendere le decisioni che poi, messe in pratica, ci daranno il nostro futuro. Non penso che le cose non possano cambiare, ma se vogliamo cambiare il mondo, almeno un po', dobbiamo scavare nelle nostre coscienze. La superficialità non è bellezza.


lunedì 5 settembre 2011

Mauro vs Traiano Boccalini = Ma senti questo!

Pensando alle prossime presentazioni del mio libro che, per mia grande fortuna, mi vedranno impegnato parecchio tra settembre e dicembre, penso anche al fatto che qualcuno dei presenti ai vari appuntamenti potrebbe pensare, a torto o a ragione, che quello che dico siano delle castronerie. Dite pure stronzate, se vi fa più comodo. Allora penso al fatto che nel mio prossimo libro potrebbe esserci proprio una poesia dal titolo "Ma senti questo!", non l'ho scritta per me ma forse sono legato a lei più di quello che possa pensare. La poesia è questa:
 
Traiano Boccalini
filosofo loretano,
mi parla dei mirabili artifizi
dei principi e dei tiranni,
con cui riescono a dominare
i sudditi.
Costringendoli,
ma pure spesso
convincendoli,
a dare anche
la vita
per i propri interessi.
Si badi bene,
gli interessi dei principi
e dei tiranni!

E poi mi parla
della degenerazione
della monarchia
come forma
di governo assoluto.
Avrebbe
indovinato tutto
se solo si fosse
ricordato di
inserire anche la
nostra Repubblica parlamentare
nei mirabili artifizi
e la Presidenza del
Consiglio dei Ministri
tra le forme di governo assoluto.


Forse entrambi l'abbiamo sparata troppo grossa, o forse la realtà non è come ce la vogliono far credere.  Che dite?

lunedì 29 agosto 2011

Tema a richiesta

Potrei chiedermi perché i soldi di vitalizio dopo soli 5 anni di Legislatura sono stati confermati dall'attuale Parlamento, alla Camera ben 498 voti favorevoli.
Potrei chiedermi perché, come ha "verificato" la Conferenza dei Vescovi Americana, i preti pedofili sono il frutto della rivoluzione sessuale. 
Potrei chiedermi perché a Bettino Craxi sono stati concessi i funerali di Stato.
Potrei chiedermi perché al meeting di CL applaudono tutti gli ospiti, indistintamente. Peccato non mi abbiano mai invitato...
Potrei chiedermi perché gli aerei sopra Ustica esplodano senza apparenti motivi.
Potrei chiedermi perché sono stati spesi così tanti soldi a Madrid per far pregare il Papa per i bambini africani.
Potrei farmi tante di queste domande, sarebbe sempre e solo una vita piena di nulla. Pregare, per cosa? Credere nelle Istituzioni, per cosa? Per essere inseminato dalle loro idee lobbystiche? A volte mi chiedo: la nostra società nel 2011 è il frutto del progresso o l'idiozia è progredita bene? Bah, tanto si vive lo stesso. Forse sarebbe più importante e carino, parlare dell'eterna diatriba tra amore e odio, o vita e morte. Ma sono già morti migliaia di poeti e filosofi dai mal di testa per questi pensieri. Oggi rincorro la  voglia di conoscere e di sapere sempre di più, come la voglia di incontrare una persona ancora prima di conoscerla. La risposta è: la voglia di dare un significato alla propria esistenza. Amare e conoscere, a volte sono sinonimi.

sabato 20 agosto 2011

18 agosto 2041

Non c'è più il Maledetto XVI°, non c'è più il Cavaliere ma i 4 vecchi amici ci sono ancora. Sono passati esattamente 30 anni da quella sera del 18 agosto dell'11 e, a parte l'inesorabile cattiveria del tempo che ha segnato i loro corpi, il gruppo di amici rimane sempre legato alle vecchie passioni: bere, mangiare, parlare di vita e il sogno di un domani più bello. Capiamoci, non sono tutte sfighe, perché loro brontoloni lo sono sempre stati, adesso però hanno il vantaggio dell'età. "Vecchi, rincoglioni e brontoloni", così li definiscono gli amici. Ma tanto, che differenza fa, il mondo ha sempre viaggiato da un'altra parte, sono sempre stati un po' più in là rispetto agli altri. Figuriamoci se si preoccupano ora, il più giovane ha 65 anni, il più vecchio quasi 80. Parlano delle solite emergenze umanitarie, dei pericoli dei cibi contaminati, dei politici "sempre uguali" delle ovvie guerre in nome della pace, insomma, cambiano i nomi dei protagonisti ma le magagne sono sempre le stesse. E se la ridono, certo. Non hanno cambiato il mondo, ma almeno il mondo non ha cambiato loro. Rincoglioni sì, ma il cervello ancora funziona. Quel tanto che basta per ricordare il libro Chiedi alla polvere di Fante, e l'amore di Arturo Bandini per Camilla Lopez, una passione mai corrisposta. Almeno nei fatti e nelle parole. Come dicono loro, è la stessa cosa: "Non ci sta sul cazzo l'umanità intera, ma non avrebbe senso dirglielo, non capirebbe. Noi siamo un po' più in là, quello è il nostro posto."

martedì 16 agosto 2011

Auguri Hank!

Auguri vecchio Hank, oggi compiresti 91 anni. Che vecchio bavoso saresti, già ti vedo a pisciarti addosso e incazzarti col mondo! Auguri a Carlo e Rosa, voi sì che avrete a che fare con chi si cagherà addosso per i primi 3 anni della sua vita. Auguri a Cate e Max, manca poco e poi sarete messi come C&R. Auguri ai miei amici di ieri, laureati in Amicizia, qualsiasi sia il vostro sogno, vi auguro di realizzarlo. Auguri a tutti! Auguri ai nostri buoni governanti che non perdono occasione per mandarsi a fanculo vicendevolmente. Quasi, quasi era meglio una vacanza anche per voi, almeno non vi sentivo per un po'. Invece, vi siete accorti solo la scorsa settimana che l'Italia è messa così male, così ora, presi dalla frenesia, vi mandate a quel paese tra di voi. Che prova di maturità...
Ha ragione il mio amico Stefano. Qualche settimana fa, a una sua frase che definiva molto bene l'attualità ma che ora non ricordo, gli risposi "candidati che ti voto". Lui, laconico, ribatté "preferisco la tua amicizia". Parole sante,  preferisco l'amicizia di tutti voi ai "fanculo" di qualsiasi politico. Non sanno cosa si perdono a non vivere nella realtà. Evidentemente, il paese dei balocchi gli rende bene...a costo di qualche VAFFANCULO!

sabato 13 agosto 2011

Aspettando il reading del 15 agosto, in lontananza si intravedono i Crociati

I soldi non fanno la felicità, ma almeno l’ignoranza dovrebbe dare l’infelicità. Capiamoci, l’ignoranza voluta, bigotta e priva di volontà di porsi nei confronti degli interlocutori in maniera intelligente e al passo con i tempi. Invece, Giovanardi continua nella sua crociata contro gli omosessuali e i trans, richiamando la Costituzione che, sostiene il sottosegretario, non prevede la famiglia omosex, ma se è per questo la Costituzione non prevede neanche che l’Italia vada a bombardare la Libia, o che non ci sia Giustizia (sì con la G maiuscola), Ustica, Piazza Fontana…
Il parlamentare Guzzanti, sì l’ex socialista ora dei Responsabili, ha rivendicato  il proprio “diritto primario” alla felicità. Le parole del senatore, sul “Il Giornale”,  spiegano perché la patrimoniale proprio non va: “In una società laica, dice Guzzanti, se uno vuol spendere quel che ha per un bagno nello champagne, nessuno dovrebbe avere il diritto di impiccarsi e sanzionare una tale frizzata abitudine." Continua il senatore, chiedendo al povero se si è chiesto a sua volta cosa ha fatto di male visto che Dio lo ha punito con il sudiciume della povertà. E invece no "da noi si capovolge la domanda e si chiede conto a chi produce o possiede ricchezza, del sudiciume del suo denaro. È ovvio -ammette Guzzanti- che in una società in cui molti sono ricchi per traffici illegali, un’aura di sospetto aleggi su chiunque abbia denaro ma allo stesso modo la giustizia dovrebbe garantire che fasce più o meno larghe della popolazione non vivessero di stipendi gonfiati, pensioni di invalidità non dovute" . Insomma, piantiamola di assaltare gli yacht, e andiamo seriamente a stanare quei pezzenti che aspirano impropriamente all’uso della sopravvivenza. E soprattutto piantiamola di "far credere sempre che le difficoltà, le crisi, le pestilenze e i crolli in borsa, siano opera della losca confraternita dei borghesi produttori di profitto, che vanno prima di tutto additati al pubblico disprezzo in un clima di intimidazione". (Info su Vergognarsi.it).
L'industriale Tomat, dice che i lavoratori dovrebbero devolvere alla propria azienda 5 giorni lavorativi l'anno, per un periodo di 5 anni. Queste giornate lavorative consentirebbero di aumentare la produttività e la competitività, l'industriale sostiene che le imprese pagano già il 60% di imposte e quindi fanno la loro parte in maniera più che sufficiente. Non ho capito perché non ha parlato di profitti... (Info su ANSA:IT)
Insomma, il 15 agosto del 1097, durante la prima crociata, i crociati giungono a Konya, in Turchia, dove sostano per una settimana di riposo prima di riprendere il viaggio verso la Terra Santa. Ecco cari crociati del 21 secolo, riposatevi, ma non serve andare in terra santa. Al Barabba c'è un bel pò di figa, Moreno che ve ne dirà quattro e per le altre quattro potrei arrivare anch'io.

sabato 6 agosto 2011

La tipa mi ha fregato!

E così finisco quel libro e scopro che la donna mi ha fregato. la mia unica fortuna è che sono abituato ad essere fregato, soprattutto dalle donne. E' stata brava a terminare il libro. Anzi, è stata molto originale. Ha scritto un finale di libro quasi da vero uomo, alla Lansdale -abbinando tempo e umanità- , con un po' di Bunker -la vita vale comunque la pena di essere vissuta perché solo così potrai dire alla fine "Ne è valsa la pena".- Ma non ha dimenticato un po' di ironia e sensiblità. PORCATROIA, mi ha fregato! Brava lei e un piccolo bravo anche a me, che sono riuscito a portare a termine quella lettura che tanto mi ha fatto annoiare. Vi dirò, è piacevole essere fregato da uno scrittore. Ammettere le sue capacità, i suoi risultati e i suoi trionfi. Tutto sommato, facciamo parte della grande Madre Scrittura, e come tutte le cose importanti anche lei è una cosa seria. Chi le si avvicina merita sempre almeno un po' di rispetto.


giovedì 4 agosto 2011

L'insopportablità dell'essere e anche di qualche libro

Il problema di oggi, almeno per me, non è sopportare gli altri ma è non avere voglia di affrontarli. Non certo per paura o soggezione, ma per il fatto che so già che mi deluderanno. Conosco in anticipo le loro mosse, le frasi e gli atteggiamenti che ho visto durante la giornata e che continuerò a vedere anche nei prossimi giorni. I pensieri stupidi e superficiali che dovrò ascoltare. Per poi sentirti fare solo lamentele, è da un pezzo che non vi sopporto più! Smettetela di farmi tanti discorsi campati in aria e dimostratemi qualcosa. Magari quello che non riesce a dimostrarmi il libro che sto leggendo in questo periodo, spero di finirlo presto ma spero ancora di più che qualche topo ne mangi le ultime 50 pagine, infinite e noiose. Ogni fatto raccontato è facilmente intuibile già 10 pagine prima, un libro scritto da una donna per le donne (quelle non troppo intelligenti) e dal finale scontato. Non vi dirò né il titolo del libro, né il finale. E' un libro che sta vendendo milioni di copie. Fortunatamente per me, anche questa volta prendo le distanze da milioni di lettori.

lunedì 1 agosto 2011

Rispondendo a due amici

Venerdì durante uno spritz con Moreno si parlava del mio blog e della domanda che mi sono fatto proprio in uno degli ultimi post, è giusto lasciare spazio, cioè diritto di parola, a persone come Borghezio e Feltri quando fomentano odio? Il mio caro amico mi ha detto che se solo ci fosse un po' più di democrazia, gli stessi giornali che hanno dato spazio ai due personaggi, ma anche altri quotidiani, avrebbero dovuto dare lo stesso spazio a tesi e quindi persone diametralmente diverse da loro. Stanotte, Andrea mi scrive proprio su quel post, il succo del suo discorso è: l'indignazione (NOSTRA) è democratica ma la urliamo sui web, quindi è un'autoerotismo. Fine a se stessa, l'indignazione e i suoi effetti.
Vi ringrazio per tutte le riflessioni che mi state facendo fare, sono d'accordo con voi ma mai completamente. Ora non ho una risposta, ma mi pongo il problema. Almeno in questo penso di poter essere definito un essere umano. Il primo passo per capire cos'è la democrazia...A tal proposito, questa frase di Bukowski mi sembra azzeccata al nostro problema, in fin dei conti è sempre un problema di scelta: "Tutti abbiamo sentito la vecchietta che diceva "E' terribile quello che i giovani fanno a se stessi con la droga." Ma poi tu guardi questa vecchietta: è senza occhi, senza bocca, senza culo, senza anima, senza cervello e senza calore umano e ti chiedi come abbiano fatto a ridurla così il tè coi pasticcini e la chiesa.

venerdì 29 luglio 2011

Cuore di cera

Uno dei lati positivi, non certo il più importante visto lo spessore di questa santa persona, d'avere Massimo Danieli come amico è che ti paga da bere. Uno dei vantaggi d'ascoltare cantautori come Danieli stesso o Grazian è che, tra le varie cose,  ti fanno riflettere. Al di là di quello che dicono, ti fanno parlare con te stesso. Un po' come quando ti trovi tra i monti, e capisci che non sei nulla rispetto al mondo. Milioni di anni di vita della nostra madre terra, silenziosi e in silenzio, neanche fiatono nell'osservarti. Dovremmo ricordarci, noi comuni mortali, che il mondo non è mai cambiato per la morte di una persona e mai lo farà. Siamo nulla, non contiamo nulla, e nonostante tutto, siamo convinti di poter cambiare le sorti del pianeta. Non sono i processi economici la spinta del mondo, ma il mondo stesso. Che si rigenera, giorno dopo giorno, indifferente ai nostri deliri. Lui si ascolta e si rigenera. Valentina, l'importante non è quello che si ascolta, ma le riflessioni che fai dopo che hai ascoltato quelle parole.

martedì 26 luglio 2011

La differenza tra essere vecchi e rincoglionirsi

Non capisco come certe persone, forse è meglio dire molte, diano ancora credito a personaggi come Feltri e Borghezio. Sta nell'anima di un paese veramente democratico non considerare più persone come queste, o forse proprio perché siamo un paese democratico è giusto che anche loro debbano esprimersi liberamente? 
Prima, l'accanimento del Giornale contro l'Islam, così generico e così poco profondo e informato, poi il dietrofront seguito dall'attacco di Feltri, il quale sostiene che il vero problema è stato che i presenti sull'isola non hanno pensato ad organizzarsi e reagire all'attentatore, bensì a scappare. Praticametne come dire che se nei campi di concentramento si fossero organizzati, visto che i deportati erano in misura superiore agli aguzzini, sicuramente la guerra sarebbe finita prima! Poi, la solita analisi "profonda" e "ragionevole" di Borghezio, europarlamentare leghista, il quale ha espresso solidarietà e vicinanza alle idee che hanno portato Breivik a fare quello che ha fatto. Borghezio, che poi accusa gli autonomi del suo pestaggio sul treno. Cosa voleva, caramelle? Borghezio, l'ospite e amico di tutti i partiti di estrema destra in Europa. Borghezio, l'avvocato degli xenofobi! 
Bah, il mio non vuole essere moralismo, ma semplicemente un inno all'intelligenza. Cazzo, siamo nel 2011 ma l'umanità è ferma al 1200. La terra invecchia, noi ci rincoglioniamo. 

mercoledì 20 luglio 2011

Zenone docet

Sabato sera al ristorante si parlava del paradosso di Achille e della tartaruga. O meglio, al tavolo vicino al nostro si parlava di questo, noi si commentavano le imprecisioni che dicevano. Quindi, a seconda dei punti di vista dei commensali, il famoso paradosso assumeva mille significati e niente popodimeno che a pochi centimetri da noi! Non molto lontano da noi, in Inghilterra, si va in Parlamento per discutere dello scandalo del magnate Murdoch e di tutto il suo impero. In Italia, sempre in Parlamento, si litiga se mandare in prigione gli stessi parlamentari. Perché non si è votato anche per decidere se uccidere Cucchi o Giuliani? Questa è la nostra bella democrazia! Sempre ad uso e consumo di chi poi le regole le fa. Non doveva proprio essere così...Non che gli altri Paesi siano vergini da scandali e vergogne, ma lì le regole si rispettano o almeno si prova a farle rispettare. Da noi Achille verrebbe investito da un'auto pirata e la tartaruga sarebbe già in brodo.

venerdì 15 luglio 2011

Policy makers

In realtà non sta cambinado nulla, anche gli ultimi segnali di cambiamento che hanno avuto il loro culmine con le elezioni di De Magistris e Pisapia sembrano già svaniti. Capiamoci, non ho dubbi e non metto in discussione le due persone Pisapia e De Magistris, ma anche loro verranno fagocitati del sistema. Dureranno il tempo, spero almeno quello, di una legislatura, poi la partitocrazia ritornerà all'unico posto che può avere per continuare a dirigere le manovre. Cioè, al comando. Costi quel che costi.
Perché non è cambiato nulla? Perché la manovra del Ministro Tremonti (discussa con aule semi vuote) andrà a colpire soprattutto il ceto medio, il ceto più basso ormai non ha più nulla, quindi tanto vale la pena ignorarlo. Non è una battuta, è tutto drammaticamente vero. I poveri in Italia ormai rappresentano il 10-15% della popolazione totale! Perché quegli inutili culi che siedono sui banchi dell'opposizione sono lì non per merito, tolti forse alcuni casi, e pensano solo a mantenere il sistema. Di cui sono ingranaggi duri da oliare. Tanto, in campagna elettorale è facile sparare su Berlusconi, scusa sempre buona e valida per far finta di essere preparati per convincere l'elettorato. Perché ogni giorno si sentono notizie di politici, dai consiglieri comunali di piccoli comuni fino ai ministri della Repubblica, invischiati con mafia, riciclaggi e tutto ciò che in campagna elettorale viene puntualmente trattato come il male dell'Italia. Poi, improvvisamente, il male del nostro paese diviene un "male" con cui coesistere. Perché la classe politica italiana non ascolta i NO TAV. Il popolo non vuole quell'opera, ancora senza valutazione di impatto ambientale definitiva, ma i nostri politici non ci sentono.
Ho solo un appunto da fare agli elettori, e di conseguenza a me stesso, prima di andare a votare solo sulla fiducia, dobbiamo voler vedere i programmi elettorali dei partiti e dei candidati. Basta con urla in tv o ai comizi, basta con cartelloni pubblicitari con sorrisi nel vuoto, se volete ridere venite alle mie lezioni, non buttiamo il nostro voto. Le scatole vuote dei programmi elettorali dobbiamo volerle riempire e non permettere ai nostri politici che le lascino vuote di risposte, in un paese democratico e civile i primi a voler dare le risposte sono proprio i politici stessi.

mercoledì 13 luglio 2011

Rotten boroughs

Esco, le otto di mattina.
Fa freddo, almeno 5 gradi sotto lo zero.
Mi incammino velocemente.
Avrò 10 minuti da fare,
minuti beati di vera calma.

Noi, dei borghi putridi
finiremo col mangiarci tra di noi
e quando troveremo uno specchio d’acqua
saremo felici di poter bere.
Gli arrampicatori sociali,
cosa potranno mai farci quei mille frocetti
riuniti a New York?
Hanno solo il comando della banca mondiale.
Hanno tolto gli occhi alla Palestina,
hanno tagliato le gambe al Sudamerica.
I loro nipoti e figli
bevono, si drogano
(come noi del resto),
ma tutti i buch makers
del pianeta terra
li danno per favoriti.

I fiorenti quotidiani del nord est italico
indicono un concorso letterario
che renda omaggio a San Valentino.
Diecimila lettori
inebetiti
stanno al gioco.
Scrivono frasi sdolcinate,
dove non si spiegano
perché dio li abbia resi
così felici
promettendosi eterno amore.

Qualcuno dovrebbe
pagare
ma non secondo la giustizia divina,
ma qui sulla terra.

Noi, dei borghi putridi
finiremo col mangiarci le mani
e poi le orecchie
e poi rosicchieremo
bene, bene ogni osso.

E sarà lì
che qualcuno arrivato
prima di noi,
che avrà già risolto tutti i suoi problemi
ci dirà cos’è un arrampicatore sociale.


mercoledì 6 luglio 2011

In odore di santità

Mi sono rotto i coglioni di vivere. Non serve a nulla questa perdita di tempo, ho già troppa esperienza. 
Sono circondato da ominidi, tutti pivelli. Mi parlano, dispensando consigli e consulenze gratuite, ma avrebbero solo da imparare da me. Invece, pretendono la sensiblità e la calma che non ho, pretendono le mie attenzioni e le mia fiducia. Qualcuno vorrebbe sussurrarmi ad un orecchio che dovrei essere più disponibile al dialogo, fortuna che sto diventando sordo.
Voglio il mio computer, il mio mal di testa, la mia paura del domani e la mia beata solitudine per scrivere in santa pace, eccoli!

lunedì 4 luglio 2011

La democrazia della stanchezza

Siamo al rifugio Lambertenghi Romanin, confine Italia-Austria, alle pendici del monte Coglians e subito sopra il lago Volaia.
E' stata una giornata strana. Il tempo ha cambiato mille volte umore, salendo abbiamo dovuto affrontare un vento fastidioso che mitigava in parte il sole in granforma. Poi, una volta in vetta, neve, pioggia, grandine, si sono alternati quasi ad intervalli regolari. Finalmente alle cinque gli dei hanno deciso che poteva bastare e che il tramonto avrebbe portato tranquillità a tutti, uomini, animali, vento, acqua e neve. Tutti dobbiamo riposare. Anche la stupidità e i meccanismi assurdi che governano il mondo hanno bisogno di rigenerarsi.
Ormai è buio, la notte è bella perché puoi vedere solo i profili delle cose e anche delle persone. Così non ti devi concentrare per capirle, puoi passare oltre e immaginare, magari quello che non sono.

giovedì 30 giugno 2011

La metà di nulla è sempre una metà o è il tutto?

Siamo il 30 di giugno e quindi spacchiamo perfettamente l'anno a metà. La cuspide è servita. E' bello pensare che oggi si possano tirare le somme dopo i primi sei mesi dell'anno. Cosa che in realtà penso non faccia nessuno, io per primo. Siamo troppo presi dal correre appresso al prossimi obiettivi, o alle prossime delusioni, per fermarci un po' e pensare. 
Oggi, su radio24 ascoltavo Matteo Caccia. Parlava di solitudine e cambiamenti e, non so perchè, mi è venuta una considerazione semplice e strana. Almeno per un tipo come me. Il mio pensiero è stato questo, una alternativa valida al fermarsi e ragionare, potrebbe essere sorridere. Sorridere un po' di più e magari senza una vera motivazione. Giusto così, solo per il fatto di esserci e poterlo dire con un sorriso. Bah, penso che sto proprio diventando vecchio e le mie riflessioni si fanno più vicine a quelle di un bambino, o comunque di un essere indifeso, che a quelle di un 35enne incazzato col mondo. La vecchiaia e l'età infantile accomunate da questi pensieri puerili, un cerchio che si chiude perfettamente.
Andrà bene così, tutto sommato a metà di questo post non sapevo come sarebbe andato a finire.
 

sabato 25 giugno 2011

Repetita iuvant

Oggi giornata campale, tra gruppi in partenza e gruppi in arrivo. Adulti sciocchi, che provano a far finta di non esserlo e adulti scemi, convinti che il loro atteggiamento sia la maniera migliore per dimostrare di essere intelligenti. Invece, dimostrano proprio quello che sono, scemi e superficiali. La mole di lavoro di oggi mi ha ripetutamente devastato, sono stanchissimo e senza forze. Stasera non riuscirei a scrivere un verso degno neanche se gli Dei mi proteggessero tutti assieme. Ma la voglia di dirlo e scriverlo mi fa capire che la scrittura è la mia anima. Non posso non pensare di esistere senza poter scrivere della mia vita. Come per lo chef o il chitarrista, e per tutti quelli che non possono vivere senza qualcosa, la necessita di scrivere mi fa scrivere anche quando devo dire che non mi viene da scrivere nulla. A costo di ripetermi!

martedì 21 giugno 2011

Casus belli

Ci sono persone che non vogliono capirmi, perchè evidentemente gli conviene così. Altre, non riescono proprio a capirmi. Altre ancora, mi fanno apertamente la guerra. Evidentemente, ogni loro comportamento è studiato e pianificato per sfruttare la mia presenza a loro personalissimo tornaconto.  Tutte posizioni di comodo.
Come sono posizioni di comodo quelle dei partiti di "centro-sinistra" sul nucleare, sulla legge elettorale, sulla vera leadership e chi più ne ha più ne metta. Non ha tanto senso perdere tempo su queste disquisizioni. Ha ragione Grillo, certe facce da culo dovrebbero starsene a casa.

giovedì 16 giugno 2011

La cultura dello sport

Spero tanto che i miei corsisti di questi mesi avranno in futuro la stessa voglia di mettersi in gioco, e soprattutto di progredire e acculturarsi, come in questa prima parte di corso. Spero non faranno la fine dei politici "arrivati", che pensano solo a gestire il culo in una o più sedie. Certo, questo è un problema culturalnazionale, ma noi educatori non possiamo redimerci dalle colpe che abbiamo o che condividiamo con altri.
Si può essere ottimi istruttori o allenatori senza fare carriera in chissà quale società. Come si può essere degli emeriti cretini pur lavorando in squadre famose. Il nocciolo del discorso è che se il mondo dello sport fosse visto in maniera diversa da tutti, i genitori dei minori che frequentano le palestre, le piscine, i campi da calci, e in generale tutti i luoghi dove si fa sport, pretenderebbero un pò più serietà da parte nostra. E per serietà intendo, preparazione, disponiblità, programmazione e tutto quello che aiuta veramente il minore a crescere. La colpa sulla situazione difficile dello sport in Italia è culturale. Non solo degli sponsor o dei presidenti, che non investono più come una volta. Sì, è lo stesso discorso della scuola. Noi italiani dovremmo pretendere il massimo dalla scuola, e dallo sport, solo così i nostri politici si sentirebbero "obbligati" a curare la cultura, e lo sport è cultura.

lunedì 13 giugno 2011

La serenità dopo la vittoria doppio malto

Ogni cosa che portiamo al termine con successo ci vede oltre che vittoriosi, anche sereni. Come sempre, sul carro salgono in molti. Anche quelli che non lo meritano. Anche quelli che hanno comunque un piede a terra, perchè "non si sa mai che abbia scelto il carro sbagliato". Francamente non me la sento di salire sul carro dei vincitori. Rimango sulla mia carriola, carica di me. Il PD ora urla e chiede le dimissioni. Gli altri partiti gli corrono appresso, affannosi e affannati per la pole position delle alleanze. Sarebbe meglio vedere queste ultime chiamate alle urne come un "Addio" al nostro primo Ministro e non certo come l'investitura dei partiti di opposizione verso un futuro da maggioranza parlamentare. Le vere campagne elettorali le hanno fatte i giovani e i militanti nei social network; nelle piazze, con le mille manifestazioni di questi anni. I partiti, quelli classici almeno, hanno fatto ben poco. E fino a poche settimane fa neanche sapevano se ieri e oggi sarebbero stati al mare a giocare a bocce con Gasparri e Calderoli o ai seggi per votare contro non si sa bene cosa, ma siccome le vuole Silvio, allora non va bene. Sono di ritorno da una cena di lavoro. Non particolarmente esaltante ma serena. Come quando vinci una partita, o una campagna elettorale, sei stanco ma soddisfatto. E la serenità d'avere fatto un ottimo lavoro ti dà lo stesso gusto di una rossa doppio malto.

domenica 12 giugno 2011

La paura fa … 12 e 13 giugno

La paura di non farcela, o anche la paura di farcela, è molte volte più vera dell’amore.
Spesso e volentieri non abbiamo paura di niente se non del timore d’avere paura ma, in questi giorni, molto hanno veramente paura. La paura di essere ancora una volta bocciati della volontà popolare. Oppure, la paura che la vittoria di due settimane fa sia stata solo un fuoco di paglia. O ancora, la paura di molti genitori nel dover a tutti i costi dimostrare di essere all’altezza di questo mondo. Prendendo semplicemente in giro se stessi, troppo deboli e impreparati, e i figli, innamorati del futuro ma privi di occhi lucidi e mente sgombera dai sentimenti per capire come vengono trattati dagli adulti. E così, il mondo è pieno di procuratori e non solo della Repubblica. Procuratori dei diritti umani, ma in realtà faccendieri privi di vero rispetto per i diritti stessi, procuratori di fede, procuratori di soldi e procuratori dei propri figli. Veri saccenti del mondo dello sport, ma perché no, anche dello spettacolo e dell’arte in generale. Si muovono solo per il bene dei loro figli ma pensando a cosa dirà il mondo dopo il loro, e forse quello dei figli, successo. Il mondo non dirà nulla, non ha mai parlato. Tanto meno agli idioti.