venerdì 29 luglio 2011

Cuore di cera

Uno dei lati positivi, non certo il più importante visto lo spessore di questa santa persona, d'avere Massimo Danieli come amico è che ti paga da bere. Uno dei vantaggi d'ascoltare cantautori come Danieli stesso o Grazian è che, tra le varie cose,  ti fanno riflettere. Al di là di quello che dicono, ti fanno parlare con te stesso. Un po' come quando ti trovi tra i monti, e capisci che non sei nulla rispetto al mondo. Milioni di anni di vita della nostra madre terra, silenziosi e in silenzio, neanche fiatono nell'osservarti. Dovremmo ricordarci, noi comuni mortali, che il mondo non è mai cambiato per la morte di una persona e mai lo farà. Siamo nulla, non contiamo nulla, e nonostante tutto, siamo convinti di poter cambiare le sorti del pianeta. Non sono i processi economici la spinta del mondo, ma il mondo stesso. Che si rigenera, giorno dopo giorno, indifferente ai nostri deliri. Lui si ascolta e si rigenera. Valentina, l'importante non è quello che si ascolta, ma le riflessioni che fai dopo che hai ascoltato quelle parole.

martedì 26 luglio 2011

La differenza tra essere vecchi e rincoglionirsi

Non capisco come certe persone, forse è meglio dire molte, diano ancora credito a personaggi come Feltri e Borghezio. Sta nell'anima di un paese veramente democratico non considerare più persone come queste, o forse proprio perché siamo un paese democratico è giusto che anche loro debbano esprimersi liberamente? 
Prima, l'accanimento del Giornale contro l'Islam, così generico e così poco profondo e informato, poi il dietrofront seguito dall'attacco di Feltri, il quale sostiene che il vero problema è stato che i presenti sull'isola non hanno pensato ad organizzarsi e reagire all'attentatore, bensì a scappare. Praticametne come dire che se nei campi di concentramento si fossero organizzati, visto che i deportati erano in misura superiore agli aguzzini, sicuramente la guerra sarebbe finita prima! Poi, la solita analisi "profonda" e "ragionevole" di Borghezio, europarlamentare leghista, il quale ha espresso solidarietà e vicinanza alle idee che hanno portato Breivik a fare quello che ha fatto. Borghezio, che poi accusa gli autonomi del suo pestaggio sul treno. Cosa voleva, caramelle? Borghezio, l'ospite e amico di tutti i partiti di estrema destra in Europa. Borghezio, l'avvocato degli xenofobi! 
Bah, il mio non vuole essere moralismo, ma semplicemente un inno all'intelligenza. Cazzo, siamo nel 2011 ma l'umanità è ferma al 1200. La terra invecchia, noi ci rincoglioniamo. 

mercoledì 20 luglio 2011

Zenone docet

Sabato sera al ristorante si parlava del paradosso di Achille e della tartaruga. O meglio, al tavolo vicino al nostro si parlava di questo, noi si commentavano le imprecisioni che dicevano. Quindi, a seconda dei punti di vista dei commensali, il famoso paradosso assumeva mille significati e niente popodimeno che a pochi centimetri da noi! Non molto lontano da noi, in Inghilterra, si va in Parlamento per discutere dello scandalo del magnate Murdoch e di tutto il suo impero. In Italia, sempre in Parlamento, si litiga se mandare in prigione gli stessi parlamentari. Perché non si è votato anche per decidere se uccidere Cucchi o Giuliani? Questa è la nostra bella democrazia! Sempre ad uso e consumo di chi poi le regole le fa. Non doveva proprio essere così...Non che gli altri Paesi siano vergini da scandali e vergogne, ma lì le regole si rispettano o almeno si prova a farle rispettare. Da noi Achille verrebbe investito da un'auto pirata e la tartaruga sarebbe già in brodo.

venerdì 15 luglio 2011

Policy makers

In realtà non sta cambinado nulla, anche gli ultimi segnali di cambiamento che hanno avuto il loro culmine con le elezioni di De Magistris e Pisapia sembrano già svaniti. Capiamoci, non ho dubbi e non metto in discussione le due persone Pisapia e De Magistris, ma anche loro verranno fagocitati del sistema. Dureranno il tempo, spero almeno quello, di una legislatura, poi la partitocrazia ritornerà all'unico posto che può avere per continuare a dirigere le manovre. Cioè, al comando. Costi quel che costi.
Perché non è cambiato nulla? Perché la manovra del Ministro Tremonti (discussa con aule semi vuote) andrà a colpire soprattutto il ceto medio, il ceto più basso ormai non ha più nulla, quindi tanto vale la pena ignorarlo. Non è una battuta, è tutto drammaticamente vero. I poveri in Italia ormai rappresentano il 10-15% della popolazione totale! Perché quegli inutili culi che siedono sui banchi dell'opposizione sono lì non per merito, tolti forse alcuni casi, e pensano solo a mantenere il sistema. Di cui sono ingranaggi duri da oliare. Tanto, in campagna elettorale è facile sparare su Berlusconi, scusa sempre buona e valida per far finta di essere preparati per convincere l'elettorato. Perché ogni giorno si sentono notizie di politici, dai consiglieri comunali di piccoli comuni fino ai ministri della Repubblica, invischiati con mafia, riciclaggi e tutto ciò che in campagna elettorale viene puntualmente trattato come il male dell'Italia. Poi, improvvisamente, il male del nostro paese diviene un "male" con cui coesistere. Perché la classe politica italiana non ascolta i NO TAV. Il popolo non vuole quell'opera, ancora senza valutazione di impatto ambientale definitiva, ma i nostri politici non ci sentono.
Ho solo un appunto da fare agli elettori, e di conseguenza a me stesso, prima di andare a votare solo sulla fiducia, dobbiamo voler vedere i programmi elettorali dei partiti e dei candidati. Basta con urla in tv o ai comizi, basta con cartelloni pubblicitari con sorrisi nel vuoto, se volete ridere venite alle mie lezioni, non buttiamo il nostro voto. Le scatole vuote dei programmi elettorali dobbiamo volerle riempire e non permettere ai nostri politici che le lascino vuote di risposte, in un paese democratico e civile i primi a voler dare le risposte sono proprio i politici stessi.

mercoledì 13 luglio 2011

Rotten boroughs

Esco, le otto di mattina.
Fa freddo, almeno 5 gradi sotto lo zero.
Mi incammino velocemente.
Avrò 10 minuti da fare,
minuti beati di vera calma.

Noi, dei borghi putridi
finiremo col mangiarci tra di noi
e quando troveremo uno specchio d’acqua
saremo felici di poter bere.
Gli arrampicatori sociali,
cosa potranno mai farci quei mille frocetti
riuniti a New York?
Hanno solo il comando della banca mondiale.
Hanno tolto gli occhi alla Palestina,
hanno tagliato le gambe al Sudamerica.
I loro nipoti e figli
bevono, si drogano
(come noi del resto),
ma tutti i buch makers
del pianeta terra
li danno per favoriti.

I fiorenti quotidiani del nord est italico
indicono un concorso letterario
che renda omaggio a San Valentino.
Diecimila lettori
inebetiti
stanno al gioco.
Scrivono frasi sdolcinate,
dove non si spiegano
perché dio li abbia resi
così felici
promettendosi eterno amore.

Qualcuno dovrebbe
pagare
ma non secondo la giustizia divina,
ma qui sulla terra.

Noi, dei borghi putridi
finiremo col mangiarci le mani
e poi le orecchie
e poi rosicchieremo
bene, bene ogni osso.

E sarà lì
che qualcuno arrivato
prima di noi,
che avrà già risolto tutti i suoi problemi
ci dirà cos’è un arrampicatore sociale.


mercoledì 6 luglio 2011

In odore di santità

Mi sono rotto i coglioni di vivere. Non serve a nulla questa perdita di tempo, ho già troppa esperienza. 
Sono circondato da ominidi, tutti pivelli. Mi parlano, dispensando consigli e consulenze gratuite, ma avrebbero solo da imparare da me. Invece, pretendono la sensiblità e la calma che non ho, pretendono le mie attenzioni e le mia fiducia. Qualcuno vorrebbe sussurrarmi ad un orecchio che dovrei essere più disponibile al dialogo, fortuna che sto diventando sordo.
Voglio il mio computer, il mio mal di testa, la mia paura del domani e la mia beata solitudine per scrivere in santa pace, eccoli!

lunedì 4 luglio 2011

La democrazia della stanchezza

Siamo al rifugio Lambertenghi Romanin, confine Italia-Austria, alle pendici del monte Coglians e subito sopra il lago Volaia.
E' stata una giornata strana. Il tempo ha cambiato mille volte umore, salendo abbiamo dovuto affrontare un vento fastidioso che mitigava in parte il sole in granforma. Poi, una volta in vetta, neve, pioggia, grandine, si sono alternati quasi ad intervalli regolari. Finalmente alle cinque gli dei hanno deciso che poteva bastare e che il tramonto avrebbe portato tranquillità a tutti, uomini, animali, vento, acqua e neve. Tutti dobbiamo riposare. Anche la stupidità e i meccanismi assurdi che governano il mondo hanno bisogno di rigenerarsi.
Ormai è buio, la notte è bella perché puoi vedere solo i profili delle cose e anche delle persone. Così non ti devi concentrare per capirle, puoi passare oltre e immaginare, magari quello che non sono.