sabato 29 dicembre 2012

Buon anno...

Ultimo post dell'anno e appuntamento al 2013.
Concludo l'anno con alcune riflessioni sulla politica e sulla società civile. E' da un po' che non parlo di questi argomenti, visto che da un paio di settimane a questa parte mi sono impegnato a fare pubblicità al mio ultimo libro.
Iniziamo, dopo aver passato un'estate a parlare di antipolitica, siamo tornati ai bei tempi: i politici che parlavano di antipolitica hanno pensato bene di creare nuove formazioni politiche, vedi la lista Monti o chiamatela come volete, vedi Fratelli d'Italia, la lista della Meloni e di altri ex AN. Fuggiti dal Pdl per poi apparentarsi alle elezioni! Questi vecchi partiti non cambieranno mai. I temi veramente importanti non vengono affrontati, vedi l'abolizione delle province, la riforma della legge elettorale, la legge sul conflitto di interessi, una legge che proibisca ai condannati di andare a sedere in Parlamento, attualmente 100 dei nostri rappresentanti alle camere sono condannati o hanno un procedimento in corso. A proposito di questo argomento, secondo voi è un Paese democratico quello che permette ai condannati di rappresentare il popolo? Malfunzionamento della democrazia. Napolitano una volta era di sinitra...
Riprendiamo con altri due argomenti, apparentemente dimenticati, il finanziamento pubblico dei partiti. Riflessione che va un po' oltre, oggi e domani il PD andrà ancora al voto interno. Ogni elettore dovrà sborsare altri 2€. Ma con i rimborsi elettorali Bersani e compagnia che fanno? Ultimo argomento, lo Stato non fa prima a sopprimere due delle tre televisioni di Stato e così si risolverebbero tanti problemi di costi e in campagna elettorale anche quelli della par condicio.
Passiamo alla società civile, la Chiesa è lontana anni luce dalla realtà. Il Papa che afferma che gli omosessuali sono una minaccia per la pace, è da ricovero! Come si può nel 2012 pensare che solo per aver "scelto" di essere omosessuale sia di pericolo per la vita della società. Nel 2012!!! In altri tempi, i leaders di sinistra, vedi Bersani (scusate la forzatura), avrebbero urlato al mondo la loro indignazione ma, visto che il PD di sinistra non ha neanche il nome e visto che siamo in campagna elettorale, meglio tacere. 
Fatte queste mie riflessioni, basterebbe dire che un popolo maturo saprà scegliere bene. Ma gli italiani non sono maturi e, tutto sommato, non sono e non vogliono essere un popolo. Quindi, alle elezioni di febbraio, vinceranno, come sempre, i moderati. Quelli che portano in Parlamento le puttane, i condannati, gli omofobi, gli integralisti religiosi, i propri figli e, purtroppo, la lista non è finita. Ma ci hanno abituato a dire che i MODERATI sono gli unici che potranno far uscire l'Italia dalla crisi. Sì, ci hanno abituato, perché l'italiano medio non ama pensare e a forza di sentirsi dire le cose, ci crede.
Vi lascio con una frase tratta dal film "Big fish", la classe politica italiana, impegnata solo a sopravvivere (ci riesce da 60 anni) e non a governare, si può tranquillamente riconoscere: A furia di raccontare le sue storie, un uomo diventa quelle storie. Esse continuano a vivere dopo di lui, e così egli diventa  immortale.

venerdì 28 dicembre 2012

La fatica in ebook

Intanto ringrazio quanti hanno già preso La fatica di non pensare, facendo due conti siete veramente tanti.
I più curiosi possono sbirciare una parte del libro andando direttamente nel sito della casa editrice, Edizioni del Faro (www.edizionidelfaro.it), e vedere la preview di una quindicina di pagine. Cercando un po' in questo blog, potete trovare delle poesie postate nei mesi di settembre, ottobre e novembre, se non ricordo male, e uscite nella fatica.
La fatica di non pensare - isbn 9788865378663 €12.50 - sarà a breve acquistabile anche in formato ebook al prezzo di €3.49.

sabato 22 dicembre 2012

Vi aspetto!

Primo appuntamento con la presentazione del mio ultimo libro, La fatica di non pensare, lunedì 24 dicembre,  alle ore 14, all'Antica Osteria Romana (www.facebook.com/anticaosteria.romana) di Santa Giustina in Colle Pd - via San Giorgio 37. 
Ottimo clima e buonissino vino per dare il benvenuto a La fatica di non pensare.

Il libro, edito da Edizioni del Faro (www.edizionidelfaro.it) - isbn 9788865378663 - €12,50, è acquistabile anche in formato ebook. E' in vendita nelle librerie e nei principali siti di vendita on line, come Amazon.

giovedì 20 dicembre 2012

La fatica di non pensare ... esce domani!

Finalmente è pronto il libro! 
Da domani sarà disponibile il mio ultimo libro, La fatica di non pensare, Edizioni del Faro - isbn 9788865378663 - €12,50.

Farò una prima presentazione il 24 dicembre. Quindi... vi aspetto alle 14 all'Antica Osteria Romana (www.facebook.com/anticaosteria.romana) a Santa Giustina in Colle Pd - via San Giorgio 37. 
Ci beviamo un prosecco e voi potrete completare i regali di Natale regalando un libro, e che libro!

Vi aspetto!





lunedì 17 dicembre 2012

La fatica di non pensare, parte terza



Ancora un po' di attesa e poi La fatica di non pensare, la mia ultima raccolta poetica, sarà disponibile e quindi anche sul mercato! 
Intanto, vi regalo una delle poesie. Vista la mia giornata direi che calza a pennello.



Piove, le finestre piangono silenziose.
Ascolto su radio1
un programma di libri.
Ma non valgono le parole,
né quelle lette,
né quelle scritte.
Ho le cervicali che mi fanno impazzire,
l’umidità di questi giorni mi sta affossando.
Non riesco a leggere,
il perenne peso e dolore dietro al collo
si trasferisce subito davanti e
la testa mi scoppia.
Ascolto Bach, concerto n.3 in re minore,
e provo a scrivere.
Non ci riesco.
Ma tutto
sommato
non sono ancora da buttare via,
Ho ancora molto da dare,
la mia morte può aspettare.

martedì 11 dicembre 2012

La fatica di non pensare, parte seconda

In attesa di darvi tutte le info sul mio prossimo libro, La fatica di non pensare, ormai in uscita, vi posto la foto di copertina. L'ha scattata la fotografa Daniela Martin (laddani.tumblr.com), che ovviamente ringrazio con fraterna ammirazione. 
A breve, vi darò le info sulla prima presentazione del libro, vicino a casa mia qualche giorno prima di Natale, quindi a nord di Padova, e tutte le info per acquistare il libro, anche in formato ebook.




domenica 9 dicembre 2012

La fatica di non pensare

Il titolo di questo post è anche il titolo della mia ultima raccolta di poesie, editrice Edizionidelfaro (www.edizionidelfaro.it), in uscita entro fine dicembre. Prossimamente vi darò maggiori informazioni, intanto presento la raccolta con la sinossi scritta dalla dottoressa Caterina Rampazzo (www.facebook.com/zia.cate).

Si possono scrivere belle poesie? Può la solitudine essere creativa? Le risposte a queste e ad altre domande che l'autore si pone, si trovano tra le pagine di La fatica di non pensare, ultima opera firmata Mauro Fornaro. Vi ritroviamo le medesime tematiche de Una complessa semplicità: riflessioni critiche sull'attualità politica, solitudine e incomunicabilità nella società contemporanea, Charles Bukowski e la letteratura americana. Ma anche Rousseau, l'Argentina, i Tupac Amaru. Un'aspra critica ai nostri governanti è seguita da una descrizione della Turchia cara a Mauro, quindi racconti di vita, talora righe colme di tenerezza. E poi, gli alberghi. A questi luoghi di passaggio, contenitori temporanei di mille storie diverse, Mauro dedica un'intera sezione, la più interessante del libro: si tratta di scene di grande immediatezza, quasi brani cinematografici. Difficile immaginare come tutto ciò possa convivere in una sola opera. Eppure, come il “lungo girovagare dei pensieri che portano in nessun posto”, così i componimenti si susseguono senza un filo logico e forti del verso libero. Forse in questo sta il fascino della raccolta: girovagare insieme a pensieri dell'autore ha il suo perché.

giovedì 6 dicembre 2012

La scuola che funziona

Riporto un articolo apparso sul Sole24ore (www.ilsole24ore.com), parla della situazione della scuola nel mondo. Per l'Italia, solita figura barbina. Come ogni volta che si parla di cultura, che sia scuola, sport, ricerca, o altro. Basta leggere questo articolo per capire cosa si dovrebbe fare per invertire la tendenza: investire!

Mentre in Italia i 321.210 iscritti studiano per il concorsone della scuola del 17 e 18 dicembre è ancora una volta la Finlandia ad ottenere il primo posto nel nuovo studio sullo stato dei sistemi di istruzione in 50 Paesi del pianeta, lasciando l'Italia in 24° posizione per risultati cognitivi, al 27° per gli esiti formativi. Condotta da Pearson, la più grande casa editrice britannica, e dalla "Intelligence Unit" dell'Economist, la ricerca The Learning Curve ha considerato una sessantina di parametri e ha prodotto inoltre una serie di classifiche che fotografano la situazione sotto diversi punti di vista: investimenti governativi, reclutamento e trattamento degli insegnanti, rapporto docenti-alunni, anni complessivi di formazione, background culturale di ciascun Paese, numero di laureati.

I prof della Corea guadagnano due volte più del salario medio
Al secondo posto si è piazzata un'altra nazione spesso fra i primi della classe, la Corea del Sud, il cui sistema totalmente differente da quello finlandese, rende ineludibile una riflessione, e conferma che le vie verso il traguardo di un sistema efficiente possono essere molto diverse. Se nel Paese asiatico, nelle scuole di ogni ordine e grado regnano disciplina e rigore, e contenuti studiati a memoria e verificati da continui test, in quello la parola magica è infatti flessibilità e creatività, e studio basato sulla comprensione, piuttosto che sulla ripetizione. Inoltre, se in Corea un docente guadagna due volte più del salario medio nazionale e ha classi numerose, in Finlandia lo stipendio di un docente a inizio carriera è in linea con la media degli altri laureati del Paese, ma le ore di insegnamento giornaliero non sono più di 4.

Investire, investire, investire
Entrambi i sistemi tuttavia, hanno alla base il comun denominatore di grandi investimenti nella scuola: il 12% del PIL la Finlandia, il 15% la Corea del Sud, e il risultato finale è in Estremo Oriente come nel Nord-Europa un elevato numero di laureati.
«Benché sembrino lontani anni luce l'uno dall'altro – si sottolinea nel Rapporto – i due sistemi sono molto simili negli esiti. Entrambi mostrano un alto livello di ambizione scolastica, ma declinato in modo diverso: in Corea attraverso test ed esami, in Finlandia attraverso un focus sull'apprendimento cooperativo. Inoltre il sostegno culturale dato da entrambi i Paesi alla scuola e all'istruzione in generale è molto elevato: un profondo impegno morale e socio-politico nei confronti della scuola in Finlandia, e per la Corea del Sud la convinzione che l'istruzione sia un dovere morale ed etico verso la famiglia e la società, oltre che nei confronti del proprio progresso personale. Alla figura del docente entrambi attribuiscono grande importanza, investendo molto nella fase di reclutamento e di addestramento».

Vengono scelti i migliori
Proprio l'accesso alla professione di insegnante, unito alla considerazione del suo ruolo da parte dell'opinione pubblica, è un ulteriore punto di contatto fra i due sistemi: in entrambi i Paesi, ai docenti si chiedono competenze di alto livello – il reclutamento avviene fra i migliori laureati, in Finlandia solo fra chi ha un master - e il loro status sociale è elevato.
Fra tutti gli elementi in gioco, gli estensori dello studio concordano sul fatto che la chiave di volta di un buon sistema scolastico non stia insomma nei metodi: «La variabile più importante è la qualità dell'insegnamento. Istruire è un'arte. I docenti non devono essere visti e trattati come tecnici, bensì come professionisti».
«Tuttavia - si ammonisce - se non c'è un azione di rinforzo dei traguardi educativi anche al di fuori della scuola; se, per esempio, la cultura imperante in un Paese glorifica celebrità che sanno a malapena leggere, - si avrà un problema enorme».
La conclusione di The Learning Curve: «L'istruzione conviene. È provato che nella maggior parte dei Paesi il livello di istruzione produce più alti guadagni, una maggiore aspettativa di vita, scelte personali più ponderate, un minor numero di comportamenti a rischio».
La ricetta proposta: «Una scuola con standard elevati, piani di studio solidi, insegnanti competenti e tutt'attorno, un'atmosfera culturale positiva nei confronti dell'istruzione».

domenica 2 dicembre 2012

Figli diversamente uguali

Riporto l'articolo del Fatto (www.ilfattoquotidiano.it) che parla dell'equiparazione dei figli adottati e naturali a quelli nati da genitori sposati. Era ora! La cosa che mi lascia sconvolto è che tra contrari e astenuti il numero di deputati ammonta a 89, contro i 366 che si sono espressi favorevolmente. Una parte del nostro Paese è ancora nel medioevo e il problema è che se rimarrà l'attuale legge elettorale, non avremo neanche modo di poterla mandare a casa. Comunque, quello della Camera, è un gesto di civiltà che ci avvicina ai Paesi più sviluppati del nostro.
I figli nati dal matrimonio, oggi circa 120mila all’anno, sono in tutto e per tutto equiparati con quelli naturali e quelli adottati. E’ quanto prevede la proposta di legge definitivamente approvata dall’Aula della Camera con 366 voti a favore, 31 contrari e 58 astensioni. Il testo è passato malgrado la contrarietà dell’Udc condivisa anche da diversi deputati del Pdl, sulla norma che estende la possibilità del riconoscimento anche ai figli nati da un incesto, di cui i centristi avevano chiesto, senza risultato, lo stralcio. La norma, inserita al Senato, è rimasta anche per evitare di far tornare indietro il testo con il rischio di non farlo definitivamente approvare prima della fine della legislatura.
La tesi dei deputati dell’Udc, che hanno visto bocciare a scrutinio segreto un loro emendamento soppressivo, era che non si può dare piena facoltà di riconoscimento del figlio nato da incesto. Bene se a chiedere il riconoscimento è il figlio, ma questa facoltà non può essere data al genitore ‘stupratore’, sarebbe un riconoscimento indiretto dello stupro, un alleggerimento della posizione di chi ha esercitato violenza. “Si sdogana l’incesto”, sostiene Paola Binetti. Ma alla fine è prevalsa la tesi opposta, difesa dalla relatrice Alessandra Mussolini: “Come si può impedire a una madre stuprata di riconoscere il proprio figlio?”.
Il testo piace agli ex ministri per le Pari opportunità dei governi Berlusconi e Prodi. Di “grande prova di civiltà” parla Mara Carfagna, mentre per Livia Turco “il Parlamento ha votato una legge di umanità e civiltà”; l’“unico atto per il quale sarà ricordata questa legislatura”, dice la radicale Donatella Poretti. “Ora tutti i bambini saranno uguali”, sottolinea Benedetto Della Vedova di Fli, mentre Anita Di Giuseppe dell’Idv definisce il testo “Un passo fondamentale per l’Italia”.
Ecco i punti salienti della legge approvata a Montecitorio
FIGLI TUTTI UGUALI. “La parentela è il vincolo tra le persone che discendono da uno stesso stipite, sia nel caso in cui la filiazione sia “all’interno del matrimonio, sia nel caso in cui è avvenuta al di fuori di esso, sia nel caso in cui il figlio è adottivo”. Il figlio “nato fuori del matrimonio può essere riconosciuto” dalla madre e dal padre “anche se già uniti in matrimonio con altra persona all’epoca del concepimento” e il riconoscimento “può avvenire tanto congiuntamente quanto separatamente”. La legge riconosce ai figli naturali un vincolo di parentela con tutti i parenti e non solo con i genitori. Il che significa che in caso di morte dei genitori può essere affidato ai nonni e non dato in adozione come accade oggi. Inoltre questa parificazione ha conseguenze anche ai fini ereditari.
DIRITTI E DOVERI DEI FIGLI. Il figlio ha diritto di essere mantenuto, educato, istruito e assistito moralmente dai genitori, nel rispetto delle sue capacità, delle sue inclinazioni naturali e delle sue aspirazioni. Il figlio ha diritto di crescere in famiglia e di mantenere rapporti significativi con i parenti. Il figlio minore (che ha compiuto gli anni dodici, e anche di età inferiore ove capace di discernimento) ha diritto di essere ascoltato in tutte le questioni e le procedure che lo riguardano. In tutti gli articoli del Codice le parole ‘figli legittimi’ e ‘figli naturali’ sono sostituite semplicemente da ‘figli’.
DELEGHE AL GOVERNO. La revisione di alcune delle norme in materia viene affidata a una delega al governo da attuare entro un anno. Per questo è stata già istituita dal ministro Andrea Riccardi una commissione ad hoc guida dal professor Cesare Massimo Bianca che metterà a punto le norme di attuazione. Uno dei decreti attuativi riguarderà la disciplina delle successioni e delle donazioni, ai fini dell’eredità . I decreti di delega si occuperanno anche di prova della filiazione, presunzione di paternità del marito, azioni di riconoscimento e disconoscimento dei figli, dichiarazione dello stato di adottabilità.
FIGLI INCESTUOSI. Sono quelli nati da persone tra le quali esiste un vincolo di parentela in linea retta e in linea collaterale (fino al secondo grado): viene riformulato l’art. 251 del codice civile, e ampliata la possibilità di riconoscimento dei figli nati da tali relazioni.
FIGLI CONTESI, DECIDE TRIBUNALE DI COMPETENZA. in base ad un’altra modifica del Senato, in caso di controversie tra i genitori, dei procedimenti di affidamento e mantenimento dei figli si occuperà, d’ora in avanti, il Tribunale ordinario.

lunedì 26 novembre 2012

Primarie

Alcuni pensieri veloci, scritti stanotte :
1) Quasi 4 milioni di votanti per 2€ (minimo) sono 8 milioni di euro. Tutti i soldi di finanziamento pubblico a cosa servono se non alla vita democratica di un partito? Capisco che non sono i 2 euro a cambiare la vita di una persona. Ma allora non lamentatevi che la politica ci ruba i soldi, o vi siete fatti prendere da questa partigianeria elettorale?
2) Il sud ha premiato molto Vendola, sarà un vantaggio o uno svantaggio per Renzi?
3) Visti i grandi numeri dei voti presi sia da Bersani che da Renzi, volete dirmi che in un eventuale Governo, di uno dei due, l'altro non ne farà parte? Sembra un ragionamento da partito democratico...
4) Offro da bere a tutti i votanti di Tabacci, basta che mi diano prova della loro scelta di voto.
5) Le primarie sono la conferma che la politica per sopravvivere deve coinvolgere i cittadini e non continuare a sfruttare il popolo ignorante. Casini non lo ha ancora capito...
6) Sarà anche un partito in difficoltà ma il PDL non riuscirà mai a fare le stesse cose che ha fatto il PD ieri. Mi costa dirlo ma queste primarie, sicuramente migliorabili, meritano un plauso.
7) Al dibattito tv tutti citavano persone molte vicine alla chiesa, spesso importanti rappresentanti, il primo è stato Vendola, per accaparrarsi i voti dell'enorme numero di militanti del partito e cattolici praticanti, ieri sera sia Bersani che Renzi a parlare di progressiti e regioni rosse, finti e bazabanchi.
8) Secondo me il PD è nato proprio ieri sera. Ma quelli del PD non se ne sono accorti.
9) Domenica se proprio fossi costretto ad andare a votare per il ballottaggio, tra Renzi e Bersani voterei Berlinguer.

 

giovedì 22 novembre 2012

Guerra tra poveri

Il PDL è talmente allo sbando che ognuno indica una propria data delle primarie. Ora pare che si svolgeranno nella famosa data del 16 dicembre (www.ilpost.it), news delle 16.00 del 22 novembre. Dovrebbero essere a turno unico. Intanto la signora Santanché, candidata, pare siano 11 i candidati ma il Fatto Quotidiano dice che potrebbero essere 20, dichiara che spera di vincere ma vorrebbe tanto che poi Berlusconi si candidasse comunque a premier. Penso che un T.S.O. per la fidanzatina di Sallusti sarebbe utile. Sono curioso di vedere come ne uscirà Alfano dalle primarie, intanto probabilmente ne uscirà Alessandro Proto. Volete sapere il perché? E' indagato. Direi che la linea di continuità con il passato è ancora la solita, la politica come strumento per non andare in carcere. 
La primarie PDL sono patetiche. Il partito non c'è più, le guerre intestine sono destinate a non far riconoscere dai perdenti il futuro vincitore. Dovrebbero esserci i fascistelli Silighini Garagnani e Meloni, Sgarbi, l'equivalente di Tabacci nel centrosinistra. Per comodità li chiameremo prezzemolini. Secondo me ha buone possibilità il preferito di Silvio, Samorì. Comunque vada, sarà sicuramente un insuccesso. 
Onestamente il PD sta dando una prova di democrazia, interna, e trasparenza. Il PDL non ha più motivo d'esistere, e all'orizzonte si prospetta la frande balena bianca...

Debito pubblico

Nella settimana in cui ci fanno conoscere il redditest, che secondo me è una gran cagata! Nella settimana in cui nascono nuove formazioni politiche, sia a destra che a sinistra, alla faccia della spesa pubblica per sostenere i costi della politica. Vi segnalo un bel file che mi ha fatto conoscere il mio amico Moreno (@MorenoDeAngelis), è un riassunto veloce e molto facile da consultare sul debito pubblico italiano: Debito pubblico. Come si dice nel sito che ha postato il file (www.cnms.it), se non capisco non pago. Aggiungo io, magari! Vabbè, intanto leggete e tenetevi i vostri 33mila euro di debito pubblico... bacini!

venerdì 16 novembre 2012

American Ciacoe

Mercoledì 28 novembre, i baldi giovani di American Ciacoe Quartet (www.facebook.com/AmericanCiacoe), saranno ospiti dell'Antica Osteria Romana (www.facebook.com/anticaosteria.romana) di S. Giustina in Colle (Pd). Mentre l'oste Luca penserà a riempirvi lo stomaco, American Ciacoe Quartet nutrirà la vostra testa e la vostra anima. Il fulgido quartetto, vi riporterà nel ventesimo secolo americano, tra letteratura, parlata e letta, musica, tutta rigorosamente dal vivo, e cultura a 360°. Un signor reading, come direbbero quelli studiati, un reading con i contro coglioni, come direbbero i nostri amici...  Uscirete dal locale ubriachi, di cultura e di vino. 

Iscriviti alla cena direttamente sulla pagina di American Ciacoe o scrivi all'Antica Osteria. 
Costo €20, coccole comprese.

giovedì 15 novembre 2012

Sicurezza sul lavoro...

Riporto integralmente un articolo che ho letto oggi su Corriere.it (www.corriere.it) di Alessandra Farkas (@afarkasny). Tratta della fuga (sì, con la U) dell'industria del porno dalla California. Il problema? E' un problema del cazzo. Il recente referendum del 6 novembre obbliga gli attori porno a mettere il preservativo. Capirete che il gusto di vedere un film porno dove un attore indossa il preservativo è lo stesso che avrebbe un prete se dovesse effettivamente rinunciare alla castità, o lo stesso gusto che avrebbe un parlamentare a lavorare per ciò che viene pagato. Morale: che gusto c'è?
A parte queste battute, l'articolo fa riflettere molto. Secondo me la California rischia di perdere tanti soldi che il mercato del porno garantisce. Da non dimenticare il fatto che i primi a difendere la produzione tradizionale sono stati i bacchettoni repubblicani, proprio quei bei conservatori di destra che alla domenica vanno a pregare e si fanno fotografare con la famiglia sorridente, difendono una produzione cinematografica così oltraggiosa come quella del porno. Come se Casini fosse applaudito da Comunione e Liberazione ma fosse anche divorziato...
 
Fuga da Hollywood. Il referendum approvato lo scorso 6 novembre in California che obbliga gli attori dell’industria porno a mettere il preservativo sta causando l’esodo di massa da Los Angeles dei produttori di film a luci rosse. “Il pubblico che ama i film porno non vuole guardare un attore che usa il preservativo e perciò qui non c’è più mercato”, ha spiegato Larry Flynt, il leggendario editore dell’impero di riviste e video Hustler che ha deciso di spostare la produzione dei suoi film da Beverly Hills in Messico, Arizona e Hawaii. Oltre che a Budapest, capitale europea dell’industria a luci rosse.
Altre 300 società di produzioni hard potrebbero seguire l’esempio di Flynt. “Girare a Los Angeles diventerà troppo complicato e costoso”, ha detto al Los Angeles Times il regista-produttore Glenn King, proprietario della MeanBitch Productions: “Siamo una piccola impresa. Se non riusciremo a sopravvivere per colpa di questa nuova legge, cercheremo altre opzioni”.
Quella che sulla scheda del voto figurava come ‘Measure B’ era stata promossa dall’Aids Healthcare Foundation – la più grande organizzazione mondiale per la cura dell’Aids – con l’appoggio di note femministe come Gail Dines, (docente di sociologia al Wheelock College di Boston e autrice di Pornland: How Porn has Hijacked our Sexuality) e di superstar del genere erotico quali Aurora Snow secondo cui “chi dice no al sesso non protetto rischia di essere licenziato”.
Ma la ‘Measure B’ aveva creato anche un’altra singolare alleanza tra gli impresari del porno e il partito repubblicano dello stato, uniti nella crociata pro-businss per fermare un’iniziativa destinata a dare il colpo di grazia ad un’industria da un miliardo di dollari di giro di affari e 10 mila posti di lavoro circa, già danneggiata dalla crisi delle vendite dei Dvd e il porno libero su Internet.
“Gli attori porno californiani sono impiegati di un’industria legale che dovrebbero godere degli stessi standard di sicurezza sul lavoro dei loro colleghi di altri settori”, conclude lo studio che verrà pubblicato sul prossimo numero di Sexually Transmitted Diseases che esamina l’incidenza record di malattie veneree tra gli attori porno, il 67% dei quali donne.
Siete d’accordo con questa tesi? E’ stato giusto regolare quest’industria?
E come si spiega che la campagna sponsorizzata dalla ricchissima lobby pornografi-conservatori non sia riuscita a sconfiggere un’organizzazione non profit come l’Aids Healthcare Foundation?

lunedì 12 novembre 2012

Primarie

Essendomi perso l' avvincente (immagino...) confronto tra i 5 candidati del centro sinistra, chiedo a qualche buonanima di rispondere a queste mie domande. Così magari capisco come sono andate le cose.

1) Quanto soporifera è stata la serata?
2) Qualcuno ha detto qualcosa di sinistra? Concetto, ovviamente, contestualizzato nel 2012.
3) Qualcuno ha dichiaratamente condannato il finanziamento pubblico ai partiti?
4) Qualcuno ha dichiaratamente detto che legge elettorale vorrebbbe?
5) Chi ha fatto più populismo sui termini "progressisti" e "moderati"?
6) Chi è stato al passo con i tempi?
7) Chi si è autoaccostato ad Obama?
8) Chi ha leccato di più il culo alla Chiesa?
9) In quali termini si è parlato di diritti delle persone?
10) Chi ha avuto il coraggio di dire che il Governo Monti è l'unico governo che potevamo permetterci?
 

giovedì 8 novembre 2012

All'alba di un nuovo giorno

Ho letto l'articolo di Antonio Talia (@AntonioTalia) apparso su AgiChina24 (www.agichina24.it), che parla del diciottesimo congresso del partito comunista cinese. Durante il congresso verrà eletto non solo l'uomo che sarà segretario del partito fino al 2022, ma lo stesso uomo sarà anche l'uomo più potente al mondo, probabilmente anche prima di Obama, e senza aver speso tanti soldi per la campagna elettorale...
Nell'articolo si legge che Hu Jintao, segretario del partito e presidente della Repubblica,  ha nuovamente escluso qualsiasi riforma politica in senso multipartitico: “Dobbiamo continuare a promuovere sforzi attivi, e nello stesso tempo prudenti, per perseguire una riforma della struttura politica ed estendere la democrazia popolare -ha detto Hu- ma non copieremo mai i sistemi politici occidentali”. Con buona pace di molti analisti, che ritenevano che il pensiero di Mao Zedong sarebbe stato archiviato in sordina, il segretario ha nominato almeno tre volte il “Grande Timoniere”, padre fondatore della Repubblica Popolare Cinese.
L'articolo, prosegue con un Hu Jintao scagliatosi con particolare durezza contro la corruzione, quello del segretario è suonato quasi come un allarme: secondo Hu, il Partito deve impiegare “tutti i suoi sforzi nella lotta alla corruzione, promuovere l’integrità e mantenersi vigile contro ogni degenerazione”. “Se falliamo nel gestire tale problema in maniera adeguata, la corruzione potrebbe dimostrarsi fatale per il Partito, e anche causare un collasso del Partito e dello Stato”.
L'articolo prosegue sul fronte economico. Il segretario del Pcc ha invocato uno sviluppo “più bilanciato, coordinato e sostenibile” dopo un decennio in cui la Cina è diventata la seconda economia globale, avvertendo tuttavia enormi squilibri interni nella distribuzione della ricchezza. “Entro il 2020 dobbiamo raddoppiare il Pil raggiunto nel 2010 e il Pil pro capite tanto per i residenti urbani che per quelli rurali” ha detto Hu. 
Fronte militare, il segretario del Pcc ha detto che la Cina deve diventare “una potenza marittima”, in un chiaro richiamo alle numerose contese territoriali che oppongono Pechino al Giappone e a vari paesi del sudest asiatico. L’esercito, dice Hu, “deve essere in grado di portare avanti diversi compiti, il più importante dei quali è la vittoria di una guerra locale, ai tempi dell’era dell’informazione”.
Il Diciottesimo Congresso del Pcc si concluderà mercoledì prossimo, e giovedì il Partito presenterà la nuova squadra di leader al comando fino al 2022. La nomina di Xi Jinping alla successione di Hu Jintao e quella del vicepremier Li Keqiang al ruolo di premier sembrano scontate.
Curioso il fatto che molti media nazionali non abbiano neanche nominato questo evento di caratura mondiale, se non altro per l'importanza della Cina nello scacchiere globale, evidentemente i vestiti di Michelle Obama e di Ann Romney interessano di più...

mercoledì 7 novembre 2012

Gli altri

Si sedette a guardare il mondo.
Tutti si girarono a guardarlo, evidentemente sapevano di essere osservati.
Ognuno si sentì in dovere di parlargli 
e di dirgli cosa doveva fare e cosa non,
come lui la pensava e come si sarebbe dovuto comportare.
Gli altri, obbedienti timorati di Dio, sapevano tutto e dispensavano consigli.
Lui non si sorprese, l'umanità non lo stava sorprendendo. Lo stava deludendo, come sempre.
Erano tutti figli del dolore
che non avrebbero mai capito la differenza tra l'essere sordi e avere le proprie idee.

domenica 4 novembre 2012

Pari opportunità

La cosa che più non capisco è la fiducia che ancora una parte degli italiani continua a dare ai "nostri" rappresentanti. Nel sito di Cittadinanzattiva (www.cittadinanzattiva.it) ho trovato la notizia, in realtà ripresa da Il Messaggero (www.ilmessaggero.it), dello stanziamento di 5.656.000 euro da parte della Camera per «favorire la mobilità» dei parlamentari nei prossimi tre anni. La  spiegazione di Montecitorio: «I deputati devono pur essere messi in condizione di andare a lavorare».
Evidentemente i mezzi pubblici a Roma non funzionano solo per i parlamentari, per tutti gli altri funzionano bene...
Quindi, ai deputati serve un parcheggio sempre a disposizione in piazza del Parlamento, riservato e gratuito, evitando così di prendere multe per sosta selvaggia e per ottimizzare la giornata lavorativa. Curioso il fatto che di soldi per le comodità dei nostri parlamentari ci siano sempre mentre  i trecentotrenta milioni di euro per l'assistenza alle persone gravemente autosufficienti potrebbero non esserci più. Almeno stando a quanto prevede il disegno di legge di stabilità attualmente all'esame della Camera. Risorse che hanno scatenato la protesta delle associazioni dei malati di sclerosi laterale amiotrofica (Sla), che sarebbero i più gravemente colpiti dalla rimodulazione prevista dal Governo. Anche per questo tutto il mondo politico sta facendo appelli per ripristinare la dotazione inizialmente prevista per il prossimo anno. Questa notizia l'ho ripresa del sito del Sole24ore (www.ilsole24ore.com).
Per cercare di capire meglio la questione bisogna partire dalla Finanziaria 2007. In quell'occasione il Governo Prodi e il Parlamento istituirono un Fondo per le non autosufficienze, che aveva a disposizione 100 milioni di euro per il 2007 e 200 milioni di euro sia per il 2008 che per il 2009. Negli anni successivi le dotazioni sono state riviste, non sempre in modo continuo e con conseguenti proteste.
La spending review di luglio (Dl 95/2012, articolo 23, comma 8) ha messo a disposizione del Fondo per gli interventi urgenti e indifferibili (creato con il decreto anti-crisi del febbraio 2009 e "gestito" dal ministero dell'Economia) una somma di 658 milioni di euro per il prossimo anno. Soldi da destinare su un doppio binario: il primo deciso da un decreto del Presidente del Consiglio dei ministri tra varie finalità (dalle politiche giovanili alle professionalizzazione delle forze armate); il secondo e «in via prevalente» (come recita testualmente la norma) al finanziamento dell'assistenza domiciliare prioritariamente nei confronti delle persone gravemente non autosufficienti, inclusi i malati di sclerosi laterale amiotrofica. Quell'«in via prevalente» è stato interpretato dalle associazioni dei malati di Sla come la metà del budget, 330 milioni di euro. Ma è qui che interviene il disegno di legge di stabilità, che toglie 631,7 milioni al Fondo per gli interventi urgenti e indifferibili e va a creare un nuovo Fondo per gli interventi urgenti a cui destina 900 milioni di euro. Le finalità sono molte, come università, famiglie, giovani, sociale, ricostruzione dell'Aquila, ecc e quindi non c'è più un impegno specifico sul Fondo per le non autosufficienze. Da qui le associazioni dei malati di Sla e dei loro familiari chiedono un passo indietro o che venga ripristinato un apposito capitolo di spesa per le finalità di assistenza.  I ministri del Welfare, Elsa Fornero, e della Salute, Renato Balduzzi, hanno promesso di impegnarsi a trovare una soluzione, quindi trovare quei fondi?! Molte star della politica si sono schierata a favore del ripristino del finanziamento, il segretario Pdl Angelino Alfano, il leader dell'UDC Pierferdinando Casini e quello di SEL Nichi Vendola. Immagino abbiano impiegato poco tempo per contattare il Governo, a Roma per loro il parcheggio non è un problema...

sabato 3 novembre 2012

Perle di non saggezza

Qualche considerazione sulla settimana politica, veloce, veloce. Anche alla luce del fatto che con la pancia piena, fin troppo, non è detto che si ragioni sempre bene. O forse sì.
  1. In Sicilia il PD festeggia, grazie ad una affermazione PD/UDC. Sul piano nazionale alle primarie del "centro sinistra" partecipano PD e SEL. Quindi, in prospettiva futura, si potrebbe delineare un'asse PD-UDC-SEL. Catto comunisti, con qualche nostalgico comunista e una manciata di democristiani che per pudore non voterebbero mai a destra. Praticamente i riformisti, così si definiscono. Che poi litigheranno per il riconoscimento delle coppie di fatto e delle coppie omosessuali, riformisti...
  2. L'IdV sta deludendo e magari fra due anni lo farà anche il M5S, con quale coraggio potrei tornare a votare? Di Pietro tutto sommato non mi dispiaceva ma si è dimostrato come altri suoi colleghi di partito. Se il partito è il nuovo che avanza allora siamo messi male. Solo loro hanno fatto una seria opposizione, quella della Lega Nord non è opposizione è cieca ottusità, ma una volta arrivati in alto, cioè nelle amministrazioni regionali e in parlamento, hanno dovuto scegliere rappresentanti a volte poco credibili. La conseguenza sono gli scandali che stanno colpendo il partito, anche alla luce del fatto che i partiti hanno troppi soldi da gestire, vero Tonino?
  3. Lo stesso problema lo avrà M5S, Grillo mi piace, non condivido tutto quello che dice, ma se D'Alema dichiara che la sua è antipolitca vuol dire che ha paura. Quindi, le proposte sono interessanti. D'Alema è la cartina tornasole della politica, come il Vaticano lo è per le questioni sociali del Paese, il nostro... Però i problemi del M5S è che ormai ha una valenza nazionale e quindi si troverà, come l'IdV, a scegliere persone poco rappresentative. Nel movimento è pieno di bigotti e cattolici che non capiranno le idee di Grillo. 
  4. Come ho detto da tempo, il Pdl è morto ed è destinato a dividersi. Alle primarie probabilmente la spunterà Alfano ma sarà un partito debole e con molte fuoriuscite. Secondo me, molti rappresentanti del partito provenienti dal nord, in primis Galan, protrebbero allargare il centro di Casini, Rutelli, Fini, Montezemolo, Marcegaglia. Le elezioni regionali, soprattutto quelle in Lombardia, saranno la dimostrazione che la Lega Nord è la vera figlia della DC e non il Pdl. Quindi la Lega sopravviverà mentre il Pdl no.
  5. Lo stile Marchionne e lo stile FIAT non mi sono mai piaciuti, è un po' come lo stile Juve. Vecchi figli di Casa Savoia, detentori del potere e con la puzza sotto il naso. Non a caso Meroni giocava nel Toro...

domenica 28 ottobre 2012

Esami di maturità

E così la vera politica sarebbe quella di Berlusconi che cambia idea su cosa fare del PDL ogni 3 ore? L'ho già detto e lo ripeto, il PDL si dividerà in previsione delle politiche. O forse la vera politica sono Bersani, Renzi e Vendola che piuttosto che parlare di programmi si attaccano a vicenda? O forse la vera politica sono Formigoni e l'amichetto Albertini? La Regione Lombardia è dovrebbe cambiare nome e chiamarsi (almeno da 15 anni) Stato della Chiesa. Dove la meritocrazia quasi non esite e solo i rapporti di amicizia, che io chiamerei paraculismo, fanno lavorare. O forse la vera politica è quella della Lega Nord che rimane zitta, grande merito, visto che non ha nulla da dire? Confermo per l'ennesima volta che la LN è la vera figlia della DC. O forse la vera politica è quella di SEL e di IdV, praticamente delle srl a uso e consumo di pochi? Ragazzi, la vera politica è il vero populismo, aprite gli occhi!
Perché tutti criticano M5S di populismo e poi sono peggio di Grillo? La risposta è semplice, perché Grillo dice cose vere, anche se non sempre condivido quello che dice, mentre gli altri fanno politica per sopravvivere. La vera nuova politica i partiti storici non la vogliono, la vera nuova politica sono le migliaia di persone che porta in piazza M5S, le migliaia che vanno in corteo con i No-TAV, giusto per fare alcuni esempi. Allora, caro mio popolo gretto, chiediti perché durante la campagna elettorale in Sicilia i tg non hanno mai fatto vedere piazze stracolme per i candidati dei "grandi partiti", chiediti perché i tg non hanno quasi mai parlato delle elezioni nei Comuni sciolti per infiltrazioni mafiose: Gricignano di Aversa (CE), San Giuseppe Vesuviano (NA), Borgia (CZ), Condofuri e San Procopio (RC) e Nicotera (VV). Non voglio inneggiare al M5S (ad oggi, la mia scelta di non voto è ancora valida) ma sapere che con il trenta per cento di deputati arrestati, imputati o indagati, l’ultima legislatura all’Assemblea regionale siciliana aveva meritato il primato storico di parlamento più inquisito d’Italia. Adesso, alle elezioni regionali, i partiti hanno promesso liste pulite, predicando un governo onesto, fatto di gente integerrima che amministrerà per il bene... del popolo. E invece tra i candidati che ambiscono ad un posto a palazzo d’Orleans c’è di tutto. Dai deputati uscenti arrestati nella scorsa legislatura, ai condannati in via definitiva per peculato, passando dagli inquisiti per intestazione fittizia dei beni e gli indagati per voto di scambio.
Il partito con più candidati già noti alle forze dell’ordine è il Movimento per l’Autonomia del presidente dimissionario Lombardo (6 candidati indagati o condannati) seguito a ruota dal PdL (4 deputati) e dal Pid di Romano che aveva anticipato di voler candidare gli indagati perché “l’abuso d’ufficio è soltanto un controllo” (robe da matti!). In realtà nelle liste del Pid c’è anche Giuseppe Drago, condannato in via definitiva per aver “distratto” i fondi riservati del presidente quand’era governatore regionale. Tutti o quasi gli inquisiti della scorsa legislatura si sono ricandidati, anche quelli che erano stati sospesi dopo le misure cautelari richieste dalla magistratura sul loro conto. In totale sono 76 su 90 i deputati uscenti che provano a tornare all’Ars: gli stessi adesso parlano di “rinnovamento della classe dirigente”. Facendo due rapidi conti siamo quasi all'85%, non male!

Alcuni esempi,
Rivoluzione Siciliana
Cateno De Luca, candidato governatore, deputato uscente e sindaco di Fiumedinisi (Me), arrestato nel giugno del 2011 per tentata concussione e abuso d’ufficio. La Cassazione ha definito “ingiusta” la sua detenzione, ma continua a rimanere indagato.
Movimento per l’Autonomia
Riccardo Minardo, arrestato nell’aprile 2011 per associazione a delinquere, truffa aggravata e malversazione ai danni dello Stato, sospeso dall’Ars e poi reintegrato dopo la scarcerazione.
Giuseppe Picciolo, imputato con l’accusa di simulazione di reato e calunnia aggravata.
Fabio Mancuso, già indagato per corruzione, concussione e abuso d’ufficio, finito agli arresti domiciliari nel dicembre scorso per bancarotta.
Giuseppe Arena, condannato in primo grado a 2 anni e 9 mesi insieme all’ex sindaco di Catania Umberto Scapagnini per falso in bilancio.
Mario Parlavecchio, accusato omissione di atti d’ufficio in un’inchiesta ancora sull’inquinamento “acustico”.
Giovanni Di Mauro, accusato omissione di atti d’ufficio in un’inchiesta ancora sull’inquinamento acustico.
Giuseppe Federico, indagato per voto di scambio.
Cantiere Popolare – Pid
Santo Catalano, deputato uscente che rischiava di decadere a causa di un patteggiamento a un anno e undici mesi per abuso edilizio. Dichiarato ineleggibile dal tribunale civile era stato salvato dal voto segreto dei colleghi onorevoli.
Giuseppe Drago, condannato in via definitiva per peculato: quando era governatore si sarebbe appropriato dei fondi riservati alla presidenza. Interdetto dai pubblici uffici fino al giugno scorso adesso torna in pista.
Rudy Maira, indagato dalla procura di Caltanissetta per associazione a delinquere finalizzata alla gestione di appalti pubblici.
Pippo Gianni, ex sindaco di Priolo, arrestato nel 1994 per concussione e condannato in primo grado a tre anni, poi salvato dalla Cassazione. Anni fa espresse alla Camera il suo parere sulle quote rose in politica: “Le femmine non ci devono rompere la minchia”.
Futuro e Libertà
Mario Bonomo, indagato per concussione Grande Sud.
Franco Mineo, sotto processo per intestazione fittizia di beni, usura, concussione e peculato, è accusato di essere il prestanome del boss dell’Acquasanta Antonio Galatolo.
Mario Briguglio, accusato insieme ad altri 17 amministratori locali di omicidio colposo plurimo, disastro colposo e lesioni gravi colposo per l’alluvione di Gianpilieri che provocò tre morti, il suo slogan è “prima la sicurezza del tuo territorio”.
Pdl
Girolamo Fazio, ex sindaco di Trapani, condannato a quattro mesi di reclusione e all’interdizione per un anno dai pubblici uffici per violenza privata.
Salvino Caputo, condannato in appello a un anno e cinque mesi per tentato abuso d’ufficio.
Giuseppe Buzzanca, condannato a sei mesi per peculato.
Francesco Cascio, presidente dell’Ars, accusato omissione di atti d’ufficio in un’inchiesta ancora sull’inquinamento “acustico”
Musumeci Presidente
Placido Otteri, condannato in primo grado a sei anni di reclusione per tentata estorsione.
Udc
Marco Forzese, indagato nell’inchiesta sulle promozioni facili al comune di Catania.
Giuseppe Spata, condannato in primo grado dal Tribunale a un anno di carcere.
Nino Dina, vicino a Cuffaro, indagato per concorso esterno a Cosa Nostra. Il suo fascicolo è stato archiviato.
Pippo Nicotra, sindaco del comune di Aci Catena poi sciolto per mafia nei primi anni ’90.
Pd
Giacomo Scala, imputato per abuso d’ufficio a Trapani.
Elio Galvagno, accusato di falso in bilancio per la gestione dell’Ato rifiuti Idv.
Francesco Pettinato, indagato per una presunta infiltrazione della mafia in un appalto per la costruzione di pale eoliche nel comune di Fondachelli. Ha ritirato la sua candidatura.

Tutto questo per dirvi che spero che alle regionali in Sicilia M5S faccia bene, non tanto per il partito in sé, sì caro Grillo, siete un partito, ma per dare uno scossone al Paese intero e alla classe dirigente che continua a parlare di antipolitica grillina. Prendere quello di buono che dà un avversario politico non è una debolezza ma una prova di maturità.



Mi sono documentato su: pubblicogiornale.it e ilfattoquotidiano.it

sabato 27 ottobre 2012

Senilità

Pensò a com'è triste il mare d'inverno, a come siano tristi certi week end passati a lamentarsi per la pessima settimana lavorativa. Pensò alla tristezza di certe persone tristi. Poi si stancò, riteneva già abbastanza patetici i suoi pensieri, non poteva metterli per iscritto. Si alzò, uscì dal suo studio e andò in camera da letto. Voleva rilassarsi o forse voleva qualcuno che poteva spiegarli come funziona veramente la vita.
Lo scrittore prese in braccio suo figlio. Andarono assieme davanti alla grande libreria di casa, il piccolo piangeva. Lo scrittore provò a parlargli dei suoi libri preferiti e delle avventure di Robinson Crosue, ma il pargolo piangeva lo stesso. Lo scrittore lo guardò, con uno sguardo misto tra il disperato e l'insofferente, incrociò lo sguardo del bimbo, si guardarono e il piccolo fece un mezzo sorriso prima di riprendere a piagnucolare. Lo scrittore pensò a quanto più maturi erano i neonati rispetto agli adulti. Loro piangevano ogni volta che ne vale veramente la pena, gli adulti, che di quando ne valeva veramente la pena ormai non lo sapevano più, si limitavano a piangere col cuore. Il piccoletto avrebbe mangiato di lì a poco e avrebbe smesso di piangere. Il cuore dello scrittore non si poteva vedere. Nessuno lo avrebbe visto piangere con il cuore e lui non avrebbe visto gli altri e l'immaturità non avrebbe aiutato né lui, né il mondo lì fuori.

lunedì 22 ottobre 2012

Pensando

Vedo cavalli e cani
e altri animali
che non conosco,
non riconosco.

Sento musiche
di molti paesi:
sensuali,
romantiche,
eroiche,
alcune orgogliose.
I musici che le suonano
non si guardano nemmeno
e non hanno
orecchi per ascoltare.
Non vedono e non sentono.

Si conoscono i cani e i cavalli?

sabato 20 ottobre 2012

Niente

Non posso pensare che tutto il mondo non vada bene, evidentemente sono io diverso dal mondo ma, ve lo giuro, sarei disposto a scommettere che è il mondo diverso da me. Vabbè.
Oggi non me la prendo con nessuno, tutti innocenti. Almeno voi. Quindi, leggendo il mio oroscopo su Internazionale (internazionale.it), scopro che sono io sbagliato. Questo è l'oroscopo di Brezsny, io credo negli oroscopi, chi mi conosce lo sa, molto più che negli esseri umani.
“Caro Rob, amo leggere i tuoi oroscopi. Ho l’impressione che tu sia un amico che non ho mai incontrato. Quando cerco di immaginare come sei, ti vedo sempre basso, grassoccio, calvo e con i baffi biondo ramato. Ho ragione?”.–Acquario Curioso Caro Curioso, hai fatto bene a cercare un riscontro. Per voi Acquari è un ottimo momento per verificare se quello che immaginate corrisponde al mondo reale. Per rispondere alla tua domanda, in realtà sono alto e magro, non porto i baffi e ho una lunga chioma di capelli color argento.

lunedì 15 ottobre 2012

American Ciacoe

Mercoledì 17 ottobre American Ciacoe Quartet (facebook.com/AmericanCiacoe) sarà ospite del suggestivo "Diego Armando" (facebook/diegoarmando) di Riese Pio X. Baker, Groove, Miss Norway, F. Pawn Shop, vi porteranno "a passeggio" nella cultura americana del '900: dall’America rurale degli anni venti, con le canzoni traditional e le analisi, volutamente estremiste e ciniche di Lansdale, alla Grande Depressione, stupendamente narrata da Steinbeck. Il cambiamento di vita del nuovo mondo, alla luce della imminente guerra mondiale. La nascita del sogno americano e i grandi conflitti nel ventre degli USA, fino ad arrivare agli anni settanta. 
Da Steinbeck a Hemingway, da Kerouac a Carver, da Cash a Dylan, gli autori vogliono spiegare, come ha sottolineato Bruce Springsteen in una sua intervista del febbraio ’12: la differenza tra il sogno americano e la realtà americana.
Un percorso da fare assieme, tra belle suggestioni, curiosità e buone bevute.

giovedì 11 ottobre 2012

Ora

Dopo quasi 20 giorni di odio nei confronti del mondo
ho bisogno  di riposarmi.
Domani ripenserò agli idioti.
Domani affronterò il problema del far capire al mondo come stanno veramente le cose.
Domani riprenderò a fare la raccolta differenziata.
Domani riprenderò ad odiare i cani quando abbaiano.
Domani mi incazzerò ancora con la classe politica.
Domani ritornerò sul concetto che andare a votare ha la stessa utilità di vedere un film porno.
Domani ricomincerò ad ascoltare le persone, forse...
Domani riaprirò gli occhi.
Domani riaccenderò la sacra fiamma dell'andare controcorrente.
Domani penserò a tutti i miei incubi, oggi messi in un angolo.
Domani seguirò i consigli che mi daranno, e dopo due secondi riprenderò ad ascoltare solo me stesso.
Domani troverò altri 3mila motivi per farla finita, tutti nuovi.
Domani spererò, o magari no.
Domani riprenderò a guardare in faccia le persone, molte non avranno né occhi, né bocca.
Domani troverò un po' di umanità in qualcuno.
Ma non glielo dirò, o glielo dirò a modo mio.
C'è sempre molto gusto nel non farsi capire, così mi dicono.
Ma io non sono distaccato, né volutamente complicato. Sono riflessivo, soprattutto con gli idioti.

A domani.