mercoledì 21 marzo 2012

Parole non mie

Ieri ho ricevuto due segnalazioni molto interessanti da due amici, Moreno e Rossella, che mi hanno fatto molto riflettere. Provo a candividerle con voi.
Moreno, facebook.com/morenodeangelis, mi ha postato una lettera di un operaio e pubblicata su www.beppegrillo.it. Contenuti molti forti, fin dal titolo che è "Ce li mangeremo vivi", ma assolutamente da condividere. Che siano tecnici o politici, al governo, non cambia nulla. La realtà è diversa da come loro ce la vogliono far credere ..."Che cazzo ci possono fare questi fighetti vestiti Armani, questi corrotti dentro, questi deputatini, questi mafiosetti, marci, marci, buoni solo a parlare, a cianciare, che hanno rovinato il Paese e ora ridono di noi."
Rossella, @rodenardi, mi ha twittato un bell'articolo dello scrittore Roberto Cotroneo, robertocotroneo.wordpress.com, dal titolo "Troppe cravatte sbagliate". L'articolo parla di editoria, fintamente, in realtà ... "Gente che conosce meglio il proprio Iban piuttosto che la declinazione del verbo essere".

Investite 10 minuti della vostra vita per leggere questi due profondi articoli, mediamente ne perdete di più  in coda al supermercato.

Oggi non ho mie riflessioni quindi vi lascio con Fernando Pessoa: Sono venuto qui per riposare, ma ho scordato di lasciarmi a casa.

3 commenti:

  1. Oggi niente supermercato. Un po dieta non mi farà certo male... ;-) Spendo 15 minuti per leggere con attenzione il pezzo di Roberto Cotroneo. E mi sento accomunato. Fratello nei suoi pensieri. Prima l'operaio, poi questo signore. Credo che volendo l'energia, le idee ed il bisogno di essere migliori in Italia ci sia ancora. Dalla Dignità dell'operaio alla Lucidità di Cotroneo. Forse se chi scalda le poltrone del potere farcite di milioni di Euro nostri, si prendesse il vezzo di non considerarsi salvatore della patria, ma con umiltà ascoltasse la gente, sarebbe meglio. O, forse, toccherà FARCI ascoltare????

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  2. Come direbbe un mio amico "I belli muoiono giovani e lasciano i brutti alla loro brutta vita"...

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  3. Caro Moreno Caro Mauro, credetemi, toccherà farci ascoltare.
    Il bello sarà; che ci sentiremo vivi, il brutto però, che avremo tutti contro. Perchè la tranquillità dell'orticello è uno dei dogmi che va difeso con più forza.
    Parafransando una pubblicità: toccatemi tutto ma non la mia ignoranza.

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