giovedì 20 settembre 2012

Monsieur Platini

Non ci credevo neanche io! Il famoso fair play finanziario (lo strumento voluto da Platini per limitare lo strapotere di sceicchi e magnati ed avere un calcio più egalitario) miete le sue prime vittime: 23 club di tutta Europa hanno ricevuto una temporanea esclusione dai premi Uefa per la stagione 2012/2013 a causa di pagamenti insoluti. Del fair play finanziario ne avevo già parlato in 3 precedenti post del 10, 13 e 20 agosto.
Non è la prima volta in assoluto che il nuovo strumento dell’Uefa emette delle sanzioni: lo scorso maggio, ad esempio, il Besiktas era stato escluso dall’Europa League a causa di irregolarità di bilancio (una decisione recentemente confermata anche dal Tas). Certo, si è ancora ben lontani dal new deal promesso da Platini e che tanto spaventa le big europee (italiane in primis) e che dovrebbe entrare in vigore a partire dal 2014: allora, tutte le società – per dirla a grandi linee – dovranno mantenere un ragionevole equilibrio tra entrate e uscite, pena sanzioni varie e crescenti, fino all’esclusione dalle competizioni internazionali.
Per tornare alle sazioni, i 23 club vengono puniti per colpe più evidenti, come l’insolvenza in alcuni pagamenti verso altri club, dipendenti o autorità sociali/fiscali. Un problema che riguarda più che altro club di medio-piccola taglia (ne sappiamo qualcosa anche in Italia, dove tra Serie B e Lega Pro sono numerose le squadre che nelle ultime due stagioni hanno ricevuto penalizzazioni anche cospicue per lo stesso motivo, il Bari e il Crotone hanno ricevuto punti di penalizzazione anche a campionato in corso, e siamo solo a fine settembre...). Per adesso, quindi, ancora non si è scatenata la tempesta: è sicuramente più facile colpire il piccolo Borac Banja Luka (Bosnia-Herzegovina), piuttosto che il Paris Saint-Germain o il Manchester City. Ma nella “lista nera” annunciata dall’Uefa ci sono anche nomi illustri: il Rubin Kazan, il Partizan Belgrado , lo Sporting Lisbona e l’Hajduk Spalato, il Malaga e soprattutto l’Atletico Madrid, campione in carica dell’Europa League e fresco vincitore della Supercoppa Europea.
Per queste squadre l’esclusione dai premi Uefa è una sanzione tutt’altro che trascurabile: per molti team minori i gettoni di presenza e i premi vittoria per le singole partite disputate nelle competizioni internazionali rappresentano entrate importanti in bilancio. Per non parlare di una big come l’Atletico Madrid, che si è aggiudicata due delle ultime tre edizioni dell’Europa League: se i ‘Colchoneros‘ dovessero replicare l’impresa dello scorso anno, si vedrebbero costretti a rinunciare ad un guadagno netto di circa 7 milioni di euro; così come non potranno incassare i 3 milioni di premio per la vittoria della Supercoppa 2012/2013. Almeno per il momento.
La sospensione dei pagamenti è comunque temporanea: le società sono sotto accertamento, e dovranno fornire maggiori informazioni sui pagamenti in questione entro il 30 settembre; quindi il provvedimento resterà in vigore fino alla completa risoluzione di tutte le pendenze o ad una decisione definitiva della Camera di controllo della Uefa. Ma la notizia di questi giorni è soprattutto che il fair play finanziario non è solo una chimera, esiste per davvero. Platini fa sul serio...?!


Mi sono documentato su: www.ilfattoquotidiano.it

Nessun commento:

Posta un commento