domenica 9 settembre 2012

Settembre, condizionale

Dovremmo sempre essere qui, o meglio, lì.
Ogni dannato giorno.
Dovrei riuscire ad ammettere a me stesso
che solo il 98% della popolazione europea mi sta sul cazzo,
il restante 2%, ahimè, riesce ancora a darmi qualcosa.
Le persone dovrebbero dirmi quello che effettivamente pensano
e non trincerarsi dietro a filosofie.
Le donne dovrebbero imparare a usare le parole,
perché dalla bocca di una donna
sia quello che esce sia quello che entra
può comunque dare soddisfazioni.
Dovrei disquisire di più su certi argomenti
ma con il famoso 98% non ha senso.
Dovrei studiare di più
ed essere più diligente,
non sarei me stesso.
Dovrei essere più maturo e in linea
con le aspettative della società.
Dovrei pensare di più con il cervello
unico organo pensante ...
Dovremmo stare più attenti
perché il mondo ci fotte ogni santo giorno,
ma siamo troppo impegnati con i nostri affari
e non ce ne accorgiamo.
Forse non dovrei essere a piede libero,
secondo me qualcuno non se ne capacita.
Le persone dovrebbero lasciare intravedere
meglio se stesse,
soprattutto dal letto dove dormono.
Dovrei cambiare vita
ma vedo troppi cadaveri in giro,
tutto sommato ho fatto la scelta giusta ... fino al prossimo ripensamento.
Penso che si possa ancora vivere con un po' di poesia
basta saper cogliere il momento giusto
e non abusare delle parole.
Dovrei smetterla di vivere ai cento all'ora e
andare ancora a letto con il mal di testa.
Dovrei essere sempre di più me stesso
perché mi piaccio proprio.
Dovrei andare a letto,
lo farò.
ORA

1 commento:

  1. Grazie.
    ... di usare parole che sono sulla mia lunghezza d'onda.
    ... di dire cose che risuonano dentro di me come conosciute e pensate.
    Di scelte difficili, ma sempre vere.
    Grazie, con qualche anno in più. Ma con lo stesso sincero subbuglio e con gli stessi benedetti dubbi che riempiono l'anima.
    E grazie. Nel tuo specchio rivedo forme dimenticate. Solo per un attimo.
    Notte.

    RispondiElimina