lunedì 14 ottobre 2013

Come quell'altra volta

Piccola lettera all'SS Erich Priebke, con un certo rancore.

Ti auguro finisca come quell'altra volta, come ai funerali di Gatsby. E sai perché te lo auguro? Perché eravate uguali, entrambi già sconfitti alla partenza. Lui, che ha saputo conquistarsi tutte le persone, con mezzi leciti e non, e poi la ricchezza, la rispettabilità e il potere. Tu, che hai saputo conquistarti l'odio, ma anche il rispetto della tua parte, e la vergogna da parte da parte dell'umanità. Entrambi aridi e sterili, non avete arricchito l'essere umano. Questo è il motivo per cui siete due sconfitti.
Ti auguro un funerale come Gatsby, con la pioggia e con poca gente. Magari nessuno. Ti auguro di essere dimenticato nel giorno del tuo funerale. Siete stati entrambi il ritratto della vostra epoca, lui, Gatsby, eccellente rappresentante del rampollo americano prima della Grande Depressione. Tu, la perfida SS, coprotagonista di una tragedia umana. E il vero dramma è che una parte degli uomini era, è e sarà come te. Non meriti rispetto, neanche da morto.

1 commento:

  1. Pochi commenti per un ariano razzista, che ha ricevuto l'inutile e ingiusto regalo di vivere fino a 100 anni, con il regalo (degli uomini) di vivere gli ultimi al caldo della sua casa. Espressione biologica di un essere marcio nell'anima e negli ideali. Ideali, concordo, condivisi ancora, drammaticamente, da una parte di umanità. Nessun rispetto.

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