martedì 22 ottobre 2013

Te lo griderò

La mia ultima poesia, ancora da sistemare. Intanto la condivido nel post.



Lo scrittore era seduto sotto il poggiolo
della sua casa al mare.
Fumava il sigaro, mentre il caldo vento
africano gli scaldava la faccia.
E pensava che senso avesse capire,
meglio il dolore.
Più vero e
se non ti rende matto
forse ti fortifica.

La sentiva più vicina
anche se lei vicina
non voleva esserlo.
Lo scrittore si guardò la mano destra
e pensò che la felicità era
dell’altra parte della sua vita.

Pensò, tra sé e sé,
ma parlando a lei.
Tu dimmi se mi credi
dimmi se credi che
a volte
non sia la scrittore a scrivere
ma siano le parole a cercarlo.
E’ la verità. Ma non posso spiegartelo.
Che poi è come vivere un sogno ad occhi aperti
e se lo vivi di notte
ci vedi lo stesso.
E questa è la differenza tra una persona
e uno scrittore.
Solo gli stolti non dormono mai.

Per un attimo
la felicità
gli sfiorò la mano.

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