sabato 22 marzo 2014

Statistiche di lettura #1

Riporto questo interessante articolo che ho trovato su Twitter: twitter.com/KellerEditore (www.affaritaliani.it/libritalia). Dà un po' di statistiche, quindi dati veri, sulle vendite e sui lettori italiani, sorpresa nordest...


Metodologia:
I dati dell'indagine Nielsen si riferiscono all'ultimo anno trascorso (2013), ma vengono forniti in rapporto con i risultati dei due anni precedenti (2011-2012) in modo da restituire l'andamento dell'acquisto e consumo di libri nel nostro paese. La metodologia adottata rende la ricerca unica nel suo genere: più attendibile, per la vicinanza (massimo un mese) tra l'atto di acquisto/lettura e la sua rilevazione; più analitica, per l'introduzione di parametri specifici su genere, stagionalità e contesto familiare; più sistematica, per la cadenza trimestrale attraverso cui viene effettuato il confronto.
Il campione è il Panel Consumer Nielsen (9.000 famiglie), che stima i principali indicatori relativi al comportamento degli acquirenti nei mercati di largo consumo e rappresenta 52,4 milioni di individui sopra il quattordicesimo anno d'età sull'intero territorio nazionale. Inviato a circa 24.000 individui, il questionario ha chiesto informazioni relative a ciascun acquisto (tipologia e genere di libro acquistato, canale d'acquisto, prezzo, utilizzo) e alla lettura (tipologia e genere di libro letto, canale di provenienza). Tra gli indicatori presenti all'interno dell'indagine, si evidenziano l'affluency (classe socioeconomica) e sette tipi di life stages (le diverse tipologie familiari). L'indagine è stata realizzata da Nielsen Company, azienda leader nelle rilevazioni statistiche, informazioni e analisi di mercato ed è stata commissionata dal Centro per il Libro e la Lettura (www.cepell.it), istituto autonomo del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo


Non arrivano buone notizie da L'Italia dei Libri 2011-2013, il rapporto sull'acquisto e la lettura di libri in Italia, commissionato dal Centro per il Libro e la Lettura all'agenzia di rilevamento  Nielsen. I dati relativi al triennio 2011-2013 fanno segnare un calo medio sia nella percentuale dei lettori  (dal 49% al 43% della popolazione) sia degli acquirenti (dal 44% al 37%). L'Italia rimane inoltre un paese  spaccato a metà dove si comprano e leggono libri soprattutto nel Centro-Nord, tra le fasce di reddito più benestanti e tra chi possiede un titolo di studio più alto.
I dati completi del rapporto sono stati presentati stamattina presso la Biblioteca Angelica di Roma da Gian Arturo Ferrari, presidente del Centro per il Libro e la Lettura. Sono intervenuti Rossana Rummo (direttore Generale per le Biblioteche, gli Istituti Culturali e il Diritto d'Autore), Lidia Ravera  (assessore alla Cultura e alle Politiche Giovanili della Regione Lazio) e Corrado Augias (scrittore e giornalista). “Più dettagliata e sistematica di precedenti rapporti, l’indagine Nielsen si propone di integrare e  approfondire i dati Istat sulla lettura” dice Ferrari. “Cattura un’immagine in movimento del mondo del libro in Italia, come premessa indispensabile per ogni futuro e auspicato intervento di promozione della lettura”.

Risultati – Acquirenti e lettori nel 2013
La fotografia scattata da Nielsen mostra un paese in cui il 37% della popolazione (19,5 milioni di individui)  ha acquistato almeno un libro nel 2013, per un totale di 112 milioni di copie vendute. Gli acquirenti sono per la maggior parte diplomati/laureati, risiedono tra il Nord e il Centro Italia, hanno un profilo giovane (25-34 anni) e sono in maggioranza donne: il 41% della popolazione femminile ha acquistato un libro, contro il 33% di quella maschile.
Ulteriore discriminante è la fascia di reddito: più gli individui sono benestanti, maggiore è la loro predisposizione a investire in libri. Più della metà dei libri acquistati è compresa nella fascia di prezzo medio-bassa: il 28% riguarda i titoli sotto i 5€, il 31% quelli tra i 6€ e i 10€. Si conferma il ruolo preponderante dei lettori forti: il 4% della popolazione ha acquistato il 36% delle copie vendute nel 2013.
Mentre cala la quantità dei libri acquistati, aumenta quella dei volumi in prestito. Il risultato è che in Italia si legge più di quanto si acquista: il 43% della popolazione ha letto almeno un libro (22,4 milioni di lettori, per un totale di 153 milioni di copie lette). Le lettrici sono più numerose dei lettori (il 48% delle donne contro il 38% degli uomini) e la fascia di età più forte è quella dei ragazzi tra i 14 e i 19 anni (dove i lettori si attestano al 60%). Il genere preferito è la narrativa (71% di gradimento), seguita da biografie/autobiografie e dai libri storici.
Il calo riguarda tutte le fasce d'età, con particolare rilevanza in quelle più giovani: dal 70% al 60% nella fascia 14-19 anni, dal 52% al 40% in quella 20-24. A crescere sono i lettori ultrasessantenni: dal 33% nel 2011 al 38% nel 2012 al 39% nel 2013.
E' un paese che muore un paese che legge meno?

In Italia calano i lettori e gli acquirenti di libri. Le cause? La crisi economica, la concorrenza delle rete, quella dei videogiochi... e l'elenco potrebbe continuare... IL PROSSIMO MIO POST SARA' SEMPRE SULLE ABITUDINI DI LETTURA.


Dal punto di vista territoriale, il Nord-Est è l'unica area del Paese che nel triennio fa registrare una leggera crescita di lettori (dal 52% al 53%), mentre calano il Nord-Ovest (dal 53% al 49%) e soprattutto il Centro  (dal 52% al 42%) e il Sud (dal 39% al 31%). Una nota positiva arriva dagli e-book, verso cui cresce  l'interesse sia degli acquirenti (+14% rispetto al 2012) che dei lettori (+17%).

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