A quasi quarant'anni

Ritorno con una poesia, questa volta inedita. Perché, come sapete, in questo periodo pubblico soprattutto racconti del mio ultimo libro, Se volessi essere disturbato.

E' una poesia forse esistenzialista ma, più probabilmente, d'amore. A pensarci bene, scriviamo tutti solo d'amore.

Buona lettura!

Mi chiese perché sorridevo sempre.

Le riposi “perché sono felice”

ma felice non lo ero,

penso di non esserlo mai stato.

Più semplicemente

avevo imparato a ridere

e sorridere.

Mi era costato

tanto impegno

e fatica.

Ci misi quasi quarant’anni

per imparare

a vivere con più leggerezza

e, diciamo così,

felicità.

Inutile dire

che

se non fosse stato

per Mirca

non sarei mai riuscito

ad arrivare dove sono

arrivato.

Evidentemente

nelle vite passate

sono stato

un poco di buono

e ho dovuto soffrire

in questa

per quarant’anni.

Il tempo perso

non lo potrò recuperare

ma nei

miei occhi

potrai leggere

che tutta questa fatica

e attesa

ne sono valse

la pena.

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Quello che non ho è un orologio avanti per correre più in fretta e avervi più distanti.

Fabrizio De André