venerdì 20 maggio 2016

Dovreste continuare a pensare per voi

Visto che sono in un periodo di revival, ripropongo - con qualche modifica - un mio post di un anno fa.
Sempre più che penso che, le persone dovrebbero vivere per se stesse e non per fare gossip sulla vita delle altre persone. E' un mio pensiero generale, non c'è nessun riferimento, recente, personale. Ma questo "problema", che poi in realtà non lo è visto che le persone vivono di questo e di lamentele, è evidentemente comune a tutti gli essere umani. Quindi sbaglio io a lamentarmi di questo aspetto della vita, sono sempre io a sbagliare... già. Vi faccio qualche esempio di scrittori - molto famosi - che parlando dei colleghi si sono espressi in maniera poco lodevole. Due autori ai quali sono legato, si accusavano in questa maniera: Faulkner su Hemingway: "Non risulta aver adoperato mai parola che costringesse il lettore a consultare il dizionario"; ribatteva Hemingway: "Povero Faulkner. Davvero crede che i paroloni suscitino forti emozioni?".
Henry James sparlava di Poe dichiarando: "Provare entusiasmo per Poe è segno di uno stadio di pensiero decisamente primitivo". Mentre Capote su Kerouac affermava: "Quello non è scrivere, è battere a macchina".

Non mi risulta che, nessuno scrittore, non solo di quelli citati, abbia abbandonato la propria attività a causa delle malelingue. Certo però che il mondo sarebbe un posto migliore se le persone parlassero dopo aver verificato o, più semplicemente, pensassero ai caxxi loro. Ma questa è una mia considerazione, vivrò lo stesso, sereno e convinto di me. 
Il mondo sopravvive ai "se ti avrei qui, ti bacerei", posso vivere anche io. Comunque.

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