sabato 1 ottobre 2016

Almeno lui può doparsi

Poesia molto recente, in realtà scritta ieri, quindi inedita. La sto rileggendo ascoltando i Notturni di Chopin. Mi piace - la poesia con i Notturni, che sono molto più talentuosi della poesia in sè - quindi ho deciso di pubblicarla.


Continuo a non aspettarmi
nulla dalle persone,
a sforzarmi di non attendere niente da loro,
dalla noncuranza e dall’ insensibilità.
Mi alleno
giorno dopo giorno
sudando a capo chino
come un ciclista mediocre
che si prepara al Giro d’ Italia.
Ma i risultati non corrispondono
quasi mai agli sforzi
e al tempo che vi dedico.
Ogni giorno
arriva, puntuale  
una stilettata al cuore.
E non capisco
quanto è colpa del mio poco talento,
come del ciclista che si prepara al Giro,
e quanto della diversità delle persone.
Non capisco i principi di vita del mondo
degli altri
e perché la discesa di oggi
domani sarà la salita fatale.

Però quel ciclista
potrebbe sempre
doparsi
mentre io non posso.
Lo capite?
Non posso farvi dopare
il cervello e
nemmeno le gambe.
Non posso nulla
se non tacere.

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