lunedì 19 dicembre 2016

Qualche considerazione su ciò che dovrebbe essere lo sport

Qualche considerazione sullo sport, o su quello che dovrebbe essere. Vi do qualche dato emerso da una inchiesta di nove mesi realizzata dai quotidiani Indianapolis Star e USA Today, l'articolo completo lo trovate qui: ilpost/pedofiliaginnasticaUSA.
Oggi parlerò di pedofilia nello sport. Nell'indagine è emerso che, negli ultimi 20 anni almeno 368 ginnasti e ginnaste (la maggioranza) americani hanno subito qualche forma di abuso sessuale da parte dei propri allenatori o da altre persone che lavoravano nelle palestre. I giornalisti di Indianapolis Star e USA Today hanno scoperto che molti allenatori licenziati o costretti a dimettersi non sono stati espulsi da USA Gymnastics, la federazione sportiva statunitense per la ginnastica (che ha sede a Indianapolis), e per questo hanno potuto trovare lavoro in altre palestre anche dopo essere stati licenziati. Non trovate che in qualche maniera sia una forma di doping o comunque di mancanza di lealtà sportiva? 
Tra le altre cose l’inchiesta ha scoperto un caso in cui bambine di 6 anni sono state fotografate nude, uno in cui un allenatore era solito mettere le dita sotto i body delle ginnaste, un altro in cui un allenatore faceva sesso ogni giorno con una ragazza di 14 anni. Il numero delle vittime di abusi potrebbe essere molto più alto rispetto ai casi che si conoscono.
Tra i molestatori - 115 quelli provati - ci sono l’ex allenatore Jeffrey Bettman, che al momento sta scontando una condanna di 25 anni di carcere per aver fatto 469 video pedopornografici mettendo delle telecamere nascoste negli spogliatoi delle palestre dove lavorava: 49 bambine e ragazze con età compresa tra gli 8 e i 16 anni sono state riprese da Bettman, in Oregon e in California. Prima di essere condannato l’anno scorso, Bettman ha lavorato per anni in diverse palestre, nonostante in due di queste fosse stato licenziato per avere avuto dei “comportamenti inquietanti” e fosse stato accusato di aver molestato una ginnasta. L’ex allenatore William McCabe invece era stato licenziato da due palestre della Florida prima che nel 2006 fosse condannato da un tribunale della Georgia, sempre per aver filmato dei bambini negli spogliatoi. L’ex allenatore Ray Adams invece è stato assunto in una palestra nonostante fosse stato licenziato o costretto a dimettersi da altre sei nel corso degli anni – in Missouri, Illinois, Ohio e Florida – perché non c’era nessuna denuncia a suo carico e USA Gymnastics non l’ha espulso.
Capita molto spesso che la federazione non venga informata dei licenziamenti dovuti a sospetti di molestie, perché, secondo l’inchiesta, nell’ambiente è molto frequente la tendenza a ignorare il problema nel timore dei gestori delle palestre di essere danneggiati dalle denunce verso i propri allenatori. Alcune ginnaste hanno raccontato di essere state convinte da altri allenatori, gestori di palestre e genitori a non parlare degli abusi subiti.
Lo scorso settembre Larry Nassar, ex medico di USA Gymnastics, è stato accusato di aver aggredito sessualmente più volte due ex ginnaste, tra cui un’atleta olimpionica. Alcuni degli abusi sono avvenuti tra il 1994 e il 2000, quando la vittima era minorenne. In seguito Nassar è stato licenziato dal suo posto di insegnante e medico all’Università del Michigan, da cui sono arrivate altre 16 accuse di molestie a suo carico.
Secondo l’inchiesta le misure preventive non sono state abbastanza rigide e per questo non hanno avuto l’effetto sperato. USA Gymnastics non può imporre vincoli troppo stretti alle palestre dato che queste sono indipendenti e le federazioni sportive nazionali non possono imporre alcuni tipi di regole in tutti i diversi stati americani. L’inchiesta dell’Indianapolis Star e di USA Today, dicono i giornalisti coinvolti, è stata in parte ostacolata da USA Gymnastics che ha cercato di impedire ai giornalisti di accedere a documenti riservati su come la federazione ha trattato i casi di molestie.
Che si parli di doping vero e proprio, che si parli di violenze e abusi, tutto il mondo è paese...

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