domenica 25 giugno 2017

Uno che ha capito tutto, ma proprio tutto!

Il 25 giugno del 1903 nasceva uno che ha capito tutto, molto prima di noi. Anzi, molti di noi non hanno ancora capito nulla. Scrittore, giornalista, saggista. Signori, George Orwell. Spiegò in maniera completa e ancora attuale, la forza dei regimi dittatoriali, o finti democratici. Forza anche, e forse soprattutto, mentale.
Devo essere onesto che ho letto solo due libri di Orwell, quelli più famosi: 1984, quando si parla di governo totalitario, non si può non pensare a questo libro. Narra di un futuro prossimo del mondo, l’anno 1984, in cui il potere si concentra in tre immensi super-stati: Oceania, Eurasia ed Estasia. Londra è la principale città di Oceania, al cui vertice del potere politico vi è l’ormai più che noto Grande Fratello, onnisciente ed infallibile, che nessuno ha mai visto di persona. Sotto di lui c’è il Partito interno, quello esterno e la gran massa dei sudditi. Il Ministero della Verità, nel quale lavora il personaggio principale, Winston Smith, ha il compito di censurare libri e giornali non in linea con la politica ufficiale, di alterare la storia e di ridurre le possibilità espressive della lingua. Per quanto sia tenuto sotto controllo dalle telecamere, Smith comincia a condurre un’esistenza ispirata a principi opposti a quelli del regime. Insieme con il compagno di lavoro O’Brien, Smith e la fidanzata iniziano a collaborare con un’organizzazione clandestina, la Lega della Fratellanza. Non sanno tuttavia che O’Brien è una spia ed è ormai sul punto di intrappolarli. Smith viene arrestato, sottoposto a torture e a un indicibile processo di degradazione. O’Brien rivela a Smith che non è sufficiente confessare e sottomettersi: il Grande Fratello vuole avere per sè anima e cuore di ogni suddito prima di metterlo a morte. 
L'altro, La fattoria degli animali, il romanzo è ambientato in una fattoria dove gli animali, stanchi dello sfruttamento dell'uomo, si ribellano. Dopo aver cacciato il padrone, decidono di dividere il risultato del loro lavoro seguendo il principio «da ognuno secondo le proprie capacità, a ognuno secondo i propri bisogni». Il loro sogno fallisce perché i maiali, gli ideatori e promotori della "rivoluzione", prendono il controllo della fattoria, diventando sempre più simili all'uomo, finché non diventarono peggio dell'uomo stesso, cacciato poco tempo prima dalla fattoria.
Due libri favolosi, dovrebbero essere obbligatori da leggere per poter esercitare il diritto di voto. Io la vedo così.


Fonte: internet

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